SIL
rea epitaffio, in cui il pittore invita a non dargli lode d’essere stato
- ' quasi un secondo Apelle, e si gloria soltanto d’aver dato
i I è i fratelli tutti i lucri delle opere, parte delle quali stanno
nasci arte nel cielo.*
ia Nic. sulla terra, parte n :
: bella sa
po Qualche affinità con Fra’ Giovanni da Fiesole ebbe
pe Tommaso di Cristoforo Fini, detto Masolino da Panicale, *
nzo RR SI A e
ei immatricolato all’Arte de’ Medici e degli Speziali a Firenze
‘aduto, a ’ E li 1a O i,
rempo l’anno 1423.° Dipinse.nel ’24 ad Empoli per la Compagnia
da dal- -
naduca. LHIC JACET. VEN. PICTOR | FR/JO. DE FLOR. ORD. P. |M | CCCC LEV.
NON MIHI SIT LAUDI, QUOD ERAM VELVT ALTER APELLES,
zo del- SED QUOD LUCRA TVIS OMNIA, CHRISTE, DABAM;
ALTERA NAM TERRIS OPERA EXTANT, ALTERA COELO;
per tre VREBS ME JOANNEM FLOS TVLIT ETRVRIAE.
recò a 11 resto dell’epitaffio è stato dato da Giacomo de Niccola (Cfr. Arch. della Società
. : romana di storia patria, vol. XXXI, 1908, pag. 219). Il catalogo delle opere di Beato
Micera Angelico dato dal BERENSON comprende troppo. I disegni di lui pubblicati dal DOUGLAS
1il 1450 ‘op. cit.), dal BERENSON (7 he Drawing s of the Florentine Painters, I, London, 1903) lasciano
: luogo a grandi dubbî: ad es., il profeta David (tav. II del Berenson) sembra del minia-
etto, il tore del codice citato di Gioachino de Flora nel British Museum; il disegno di Windsor
chiesa ‘tavola IV del B.) è un ricordo ricavato da un artista visitatore della cappella Niccolina.
Tale è probabilmente anche la testa nel diritto di quel foglio di Windsor (tav. III del B.),
a degli con qualche accentuazione naturalistica del copiatore. Trasse egli quella testa dalla cap-
, pella del Sacramento in San Pietro?
Pietro 2 Per l’intrecciarsi negli storici dello studio di Masolino a quello di Masaccio, accen-
ta sim- niamo qui alla bibliografia comune ai due pittori : BERENSON, Quelgues peintures incon-
nues de Masolino da Panicale (in Gazette des Beaux Arts, 1902, pag. 89); BERENSON, La
> scudo Madonna pisana di Masaccio (Rassegna d’ Arte, 1908, pag. 8: e seg.); CAGNOLA, Un affresco
: inedito di Masolino da Panicale (Rassegna d' Arte, 1901); M. CrREUTZ, Masaccio (Berliner
| Beato Inaugural-Dissertation, Berlin, 1908); Id., Ueber den Entwickelungsgang Masaccio, Vortrag
ttore si Sitzuntgbericht, III, 1903, der Berliner Kunstgeschichtlichen Gesellschaft); P. D’An-
CONA, La tavola di Masaccio ora nella R. Galleria di Belle Arti (Miscellanea d’arte,
ì Sogno 1993); P. N. FerRrI, 7 disegni di Masaccio (in id., id.); GRONAU, Masaccio (Das Museum,
i grado [995) ; KNUDTZON, En Brochure om Masaccio, Copenaghen, 1900; LEONARDI, La tavola
della Madonna della Neve nel Museo Nazionale di Napoli; MAGHERINI-GRAZIANI, Ricordo
‘ri chia- delle onoranze rese a Masaccio nel 1903, Firenze, 1903; MASON PERKINS, Un quadro
sconosciuto di Masolino da Panicale (Rassegna d’ Arte, VII, 1, 1907: MARRAI. Masolino e
Masaccio (Miscellanea d’ Arte, 1903); 1d., Gli affreschi della cappella Brancacci al Carmine
sepolto Arte e Storia, 1891); MELANI, Un desco da parto di Masaccio (Arte e Storia, 1904) ;
G. PoGGI, Masolino e la Compagnia della Croce in Empoli (Rivista d'Arte, II); Id., La
>ale che tavola di Masaccio nel Carmine a Pisa (Miscellanea d’ Arte, 1903); SCHMARSOW, Masaccio-
di Studien, Kassel, 1895-1893; W. SUIDA, L’altare di Masaccio a Pisa (in L’Arte, 1906,
ento al pag. 125); L. TANFANI-CENTOFANTI, Doc. per la tavola di Masaccio a Pisa (Miscellanea
d’arte, 1903); P. ToEsca, Masolino da Panicale, Bergamo, 19093; F. WICKHOFF, Die Fresken
in der Capelle der heil. Katharina in San Clemente in Rom (Zeitschrift f. bild Kst., XXIV).
3 Da alcuni è indicato erroneamente il 1424, come data dell’immatricolazione di Ma-
solino all’arte de’ Medici e degli Speziali.
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, VII