130 =
Baroni et Marchesi Quivi Tedeschi a
1
De tutti i paesi Latini et Franceschi
Gentili et cortesi Fiamenghi e Ingheleschi mes.
’
Qui vedi arrivare Insieme parlare. unta
nella
Alla Corte Estense erano miniatori di Alemagna, araz- Pnd
zieri di Fiandra, e lavoravano nella prima metà del ’400 pit-
tori d’ Ungheria, di Germania, di Spagna, anche il celebre
Rogero van der Weyden. Alla corte papale, senza dire dei
maestri che vi convennero da ogni parte, Jean Fouquet di-
pinse Eugenio IV con « due altri personaggi della sua casa,
che realmente parevan vivi ».' A Napoli, la Corte Angioina
prima e l’Aragonese poi, ospitarono artisti d’ogni paese.
Nel 14238 morì in quella città l’orafo teutone Giovanni di
Cleves, protetto dalla Regina;” altri orafi stranieri dovettero
por mano ad oggetti oggi ancora conservati nei tesori delle
chiese dell’Italia meridionale e centrale, come il pastorale
della Cattedrale d’Atri e il reliquiario d’Ascoli Piceno. Di
un Giovanni di Francia era un quadro del 1432 nella Cat-
tedrale di Trani.’ Quando salì al trono di Napoli Alfonso
d'Aragona, pittori catalani, costruttori d’organi di Borgogna,
sonatori d’arpa teutoni, orafi catalani e tedeschi, gioiellieri
francesi s’incontrano con i nostri artisti. * Nella raccolta del
Re era un trittico di Giovanni van Eyck salutato da Ciriaco
Anconitano « gloria della pittura », giudicato dal suo secolo,
come dice il Facio, « principe de’ pittori ».®
Da quella vita multicolore, da quella commistione di
costumi e di forme cosmopolite, da quegli scambî d’artisti
Dijon
I MONTAIGLON, Jean Fouquet et son portrait du pape Eugéne IV in Archives de - i
l'Art francais, 1, 1861, pagg. 454-468. i La pi
2 ScHuULz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, III, Dresden, 1870, di lin
pag. 179. _
3 ScHurz, op. sudd., I1l,, pag. 174. Di un Giovanni di Francia leggevasi il nome in Mazio;
una tavoletta posseduta dal Fabri in Roma (v. L'Arte, 1908, pag. 138), eseguita per Ser d A
Antonio de Melzio, recante la data 1429. i ‘
4 Cfr. CAMILLO MINIERI Riccio, Alcuni fatti di Alfonso I d'Aragona dal 15 aprile 1437 ]e sen
al 31 di maggio 1458 (Arch. st. per le prov. napoletane, a. VI. fasc. 1-3, Napoli, 1881). Wi
5 Faci10, De viris illustribus, op. ed. dal MEHUS, Firenze, 1745. di Fra