Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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è condotto con maggiore attenzione di quella usata da quei 
maestri, arricchito da ricami e dorature. Il fondo è quadret- 
tato alla maniera francese, e tra gli spazi, risultanti tra le 
croci unite a quattro a quaiîtro per le punte estreme dei 
bracci, sono cervi, cicogne, grifi, leoni, cigni, draghi, iene ecc. 
Le figure sono contornate da un segno rossiccio e modellate 
sommariamente. Tuttavia gentili d’aspetto sono gli angioli 
dai capelli gialli a riccioli che fanno zazzera a grondaia, 
dagli alti colletti che forman gorgiera, nel modo che si vede 
nell’arte fuori d’Italia. 
La infiltrazione di forme francesi in Ottaviano Nelli e, 
come vedremo, nei pittori da San Severino, si può spiegare | 
supponendo che quegli artisti avessero a mano esempî di 
codici miniati d’oltremonte. E l’ipotesi è plausibile quando 
si osservino nella Madonna di Belvedere i rapporti con forme ' 
esotiche più che con la tradizione artistica locale. Ma l’effetto | 
delle nuove e vivaci forme importate poco durò su Ottaviano. 
Ancora un poco nell’ancona del municipio di Pietralunga e 
nella rappresentazione, non ancora attribuitagli fin qui, dei | 
Sacramenti nella volta della chiesa di San Francesco in 
Montefalco. Non più a Sant'Agostino di Gubbio: nell’an- 
cona che incornicia l’altare sottostante, si vede rappresen- 
tato da lui il Giudizio Universale; sotto la gran mandorla 
di Cristo giudice è un lago di fango, un angiolo conduce 
un ignudo alla porta del Paradiso, molti oranti si buttano 
quasi bocconi a terra, molte anime in forma fanciullesca sono ' 
castigate ne’ modi più strani e anche fanno di sè mostra 
oscena. L’artista vuol muoversi fuor dalle vecchie limita- co 
zioni iconografiche, sfogare il proprio spirito vivace; ma in 
sempre più trascurato, cade nella volgarità. Nella volta del- 
l’abside, come nelle pareti a destra e a sinistra, della stessa 
chiesa di Sant’Agostino, rappresentando i fatti della vita di 
questo Santo, peggiora, fa gli occhi grandi da maschera, af- 4 
folla personaggi, affastella cose. Le sue forme si disfanno, come piti 
si vede nel III altare a destra di quella chiesa, dove la Ma- sa
	        
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