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scimmie, di uccelli la scena dell’Adorazione dei Magi (fig. 105).
Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono e
salgono le erte montane, varcano i ponti levatoi de’ castelli,
seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col gue-
pardo. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bam-
bino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due
Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî.
Fig. 105 — Firenze, Galleria d’Arte antica e moderna.
Gentile da Fabriano: L’Adorazione de’ Magi.
Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con ca-
ratteri cufici, come ne’ vasi ageminati della Persia, bardature
e fornimenti d’oro de’ cavalli, risplendono in quella scena
strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pa-
vone dalle iridescenti penne occhiute.
Nella predella, Gentile sembra ispirato alle scene in High-
nam Court della Natività (fig. 106) e della Fuga 177% Hoitto
(fig. 107) di Lorenzo monaco; il maestro ritardatario s’ispirava
alle forme più antiquate e claustrali. Ma invece della grande