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ta ciore a Verona. Necgli. ornati delle pitture della volta a
ta Kampill, presso Bolzano, sì rivede nelle riquadrature la forma
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la speciale degli ornati veronesi-padovani; * le pitture murali
della fine del Trecento a San Giovanni in Dorfe, presso
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di Bressanone, * e a San Cipriano in Sarnthein, 5 si connet-
Sl: tono in gran parte per invenzione e per forma a Verona.
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Fig. 127 — Freising, Klerikalseminar.
Pittore di Salisburgo: Parte laterale a sinistra del trittico suddetto.
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n tante simiglianze d’aspetti dell’arte pittorica veronese
so con la tirolese è difficile sceverare la parte indigena o lo-
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“co 1 SEMPER in Ze:tschrift d. Ferdinandeum, 1904, pag. 270; H. BRAUNE in /d. 1906,
pag. 33; SCHMOLZER, Die Wandmalerei in Si. Johann, St. Martin in Kampil u. Terlan,
ar- Innsbruck, 1888.
ag- 2 H. BRAUNE, op. cit., tav. 16.
3 K. ArTz, op. cit., figg. 712-714, pagg. 722-723. Circa alle pitture del Tirolo oltre gli
a studî qui citati, cfr. H. BRAUNE, Die Kirchliche Wandmalerei Bozen’s am 1400 in Zeitschr.
2. Ferd., 1908 ; FOGOLARI, La leggenda di San Giuliano in Tridentum, \V, 1902, fasc. X,
e 1903, fasc. II; Ip., 27 ciclo dei mesi nella torre dell'Aquila a Trento e la piltura di co-
o stume veronese al principio del Quattrocento in Tridentum, fasc. IV, 1905 ; PERUTALA,
’ Die Kreuzgang des Domes zu Brixen in Kunst/freund, 1908, f. 9; MARIE RUMER, Die
S. Johannes Kirche in Karnol in Zeitschr. d. Ferd., 1908; H. SEMPER, Wandgemiilde