Qi
tarono mobiglia a trafori, a cuspidette, a fioroni ® ne’ gotici
edificî. Tra i pittori che convennero al principio del Quat-
trocento nella festosa città è un Giovanni di Pietro, fran-
cese (1408), * e probabilmente quel Giovanni di Alemagna,
ossia di Uphenon o Uffenheim, borgata della Baviera occi-
dentale, che più tardi si associò con Antonio Vivarini. Sin
dal 1403 esercitava in Venezia la professione di « merzario »,
e nel 1417, dopo la dimora di quindici anni, « Johannes pictor
et merzarius quondam Johannis de Uphenon Alemanie » otte-
neva il privilegio di cittadinanza veneziana.
Niccolò di Pietro di Venezia mostra per primo sin
dal 1394 lo scioglimento della pittura dalla tradizione bizan-
tina, una « tecnica progredita » che «appartiene artistica-
mente più al secolo Xv che non al secolo XIV ».' Il quadro
con quella data, nella Galleria di Venezia, presenta già una
prima connessione con le pitture rivestite dal gotico fiorito,
nella forma e nelle foglie arricciate delle cornici e de’ capi-
telli del seggio (fig. 164). La Madonna, seduta in trono, con
una mano aperta e distesa invita il Bambino ad accogliere
le preghiere d’un minuscolo divoto inginocchiato a’ suoi piedi;
e il Fanciullo, indicando con un ditino il libro della legge,
come distratto dalle parole della scrittura che raccomanda
ai fedeli, solleva lento la destra per benedire. Le teste della
Vergine e di Gesù piegate dolcemente sugli omeri, il gesto
di protezione di Maria largitrice di grazie e quello del Figlio
che indica lo scritto del libriccino con fanciullesca sempli-
cità, dimostrano già il tentativo di espressioni nuove. Gli
angioli musicanti che sorgono su dai pilastrini de’ bracciali
del trono, e le piccolissime figure di Gabriele e dell’Annun-
ciata inginocchiate ai limiti della cornice superiore dello
1 Anche nel maggior numero delle tavolette figurate degli stalli intagliati del coro
di Santa Maria Gloriosa de’ Frari si possono vedere esemplari di mano tedesca.
2 Vedi PAOLETTI, op. suddetta.
3 GIULIO LORENZETTI, Un nuovo documento su Giovanni d Alemagna (art. che sarà
pubblicato ne L’A7te, 1g9ro, fase. IV).
4 LIONELLO VENTURI, op. cit., pag. 56.
20,