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Un altro quadro che lascia supporre la collaborazione di
Antonio Vivarini col fratello è il polittico della Pinacoteca
di Brera a Milano (n. 228). * Entrambi sono fiemati in un
trittico del 1452 nella Collezione Cagnola in quella città.”
Un polittico della Collegiale dei Santi Pietro e Paolo in
Pausola, l'ancona nel Palazzo Comunale di Osimo, ed altri
quadri non mostrano più il compiuto accordo dei due fra.
telli, quale appare nel polittico di Bologna: Bartolomeo già
conquista la propria individualità e soverchia il fratello sempre
più affloscito e stanco, caduto in ripetizioni sempre più logore
e vuote, come vedesi nel polittico della Galleria Vaticana,
del 1464, l’ultima opera conosciuta del maestro che nel 1476
era ancora in vita.
Altri due pittori, de’ quali oggi non si riesce, per la
scarsità delle opere, a determinare bene l’importanza, sono
Donato Bragadini che fiorì dal 1438: al. 1473, autore del
Leone di San Marco eseguito nel 1439 per il Palazzo Du-
cale, e Francesco de’ Franceschi, di cui si hanno notizie
dal 1443 al 1468 e il polittico del 1447 nella Galleria di
Padova, nel quale si approssima a Antonio Vivarini.®
Jacopo Bellini, maggior maestro di tutti i veneziani no-
minati, fu più pronto a raccogliere in sà le forme nuove
apportate da Gentile a Venezia, e le più nuove sopravve-
nute in sèguito, sino a quelle che lampeggiarono dal genio
di Donatello a Padova.! La prima data che si ha del pittore
1 LIONELLO VENTURI, op. cit., pag. 112.
2 CAGNOLA in Rassegna d’Arte, nov. 1903.
3 LIONELLO VENTURI, op. cit., pagg. 94-98.
4 Bibliografia recente intorno a Jacopo Bellini:
GUIDO CAGNOLA, Intorno a Jacopo Bellini in Rassegna d'Arte, IV, Milano, 1904,
pagg. 40-43; GINO FOGOLARI, Dipinti ignoti di Jacopo Bellini a Bassano nel Boll. del
Museo Civico di Bassano, 1, 1904, n. 3; GOLOUBEW, Les Dessins de Jacopo Bellini, vol. 2;
Bruxelles, 1908; GRONAU, Notes sur les Dessins de Jacopo Bellini ne La Chronique des
Arts et de la Curiosité, 1895; EUGÈNE Mintz, Jacopo Bellini et la Renaissance dans