Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

di mostrare come con biette se ne sia rafforzato il piede, e 
come un operaio, che sale su d’una scala, attenda al com- 
pimento dell’apparecchio ferale. Il pittore non si contenta 
di rappresentare una scena, ma vuol mettere in evidenza 
ciò che vi sta attorno. 
E così a carte 11, mentre Cristo esce da Gerusalemme 
verso il Calvario, alcuni muratori salgono le scale per ripa- 
rare un torracchione con fenditure, un cavallo è caduto nel 
primo piano, uno scultore scolpisce la statua, tante volte 
Fig. 182 — Padova, Museo Civico. Jacopo Bellini (?): Cristo al limbo. 
ripetuta da Jacopo Bellini, d’una figura allegorica con cor- 
nucopia. A carte 13, dov’è rappresentata la Disputa nel 
tempio, alcuni bambini tendono a un cervo rame fronzute. 
A carte 14, è reso con fantastica esuberanza quanto attornia 
San Girolamo nel deserto: il Santo medita ai piedi di rocce 
elevate presso uno stretto di mare; all’opposta riva sono 
disseminate città e s’innalzano montagne; nella riva dove 
sta l’anacoreta sono draghi terribili, resti di naufragi e 
scheletri; verso destra, sopra un monticello, nido di lepri, 
sta: un fusto di colonna rotto; davanti a San Girolamo è 
un tabernacoletto con le colonne spezzate; un leone avanza 
verso di lui, la leonessa dorme accanto, un serpe striscia, 
una testuggine cammina verso i piedi del Santo nudi, e i cui 
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