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chiesa dell’Annunziata. In una di esse, frescata per la fami- 
glia Corboli, sotto il quadro d’altare del Giudizio Universale 
di Alessandro Allori si ritrovò anni fa la pittura di Andrea, 
rappresentante la Trinità adorata da tre Santi (fig. 196). 
Masaccio in Santa Maria Novella, frescando lo stesso sog- 
getto, aveva unita la Crocefissione alla rappresentazione della 
Trinità, facendo il Padre abbracciare la Croce su cui pende 
il Figlio martire per l’Umanità. Come dall’alto d’un’icono- 
stasi, sotto le volte a lacunari del tempio romano, elevò 
l’Eterno, gigante che domina lo spazio, in atto di tenere con 
le stese mani il braccio trasverso della croce, quasi volesse 
trar su dal terrestre Calvario il Figliuolo. Andrea del Castagno 
rappresentò a volo nel cielo l’Eterno, in atto di portare con 
le braccia allargate la trave col Cristo sopra inchiodato. 
Tentò così di raccorciare la forma sotto la centina del campo 
dell’affresco, per dar posto e sviluppo ai tre Santi adoranti 
nel piano; ma vista la difficoltà di fare il Cristo con tutto 
il; corpo in iscorcio, giunto al cerchio del pannolino delle 
anche, si tirò d’impaccio facendo ricoprire il resto della fi- 
gura da serafini aleggianti nelle nubi rossastre. L’arditis- 
simo scorcio non gli riuscì, nè nell’insieme del voluminoso 
Padre Eterno volto verso destra con il Crocefisso disposto 
verso sinistra, nè nel particolare dell’inclinazione de’ corpi 
rispetto a quella, più sfuggente, del capo. I tre Santi guar- 
dano verso l’alto, senza che i loro sguardi convergano verso 
la Trinità; la Santa di sinistra, come se la visione celeste 
fosse più discosta, la Santa di destra, come se apparisse più 
prossima, il San Girolamo nel mezzo, come se sopravan- 
zasse su di lui. Il pittore usò così dello scorcio approssima- 
tivo senza il rigore di Paolo Uccello; nè può dirsi che, nel 
formare le teste, dopo tanti anni di lavoro avesse elevato lo 
spirito: il Padre Eterno, cui volle dare l’aspetto di Giove 
1 Oggi è di nuovo ricoperta per volontà de’ patroni della cappella, che vollero ri- 
messa a posto la tavola dell’Allori.