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SO, ufficio, ma rappresentan quello già tenuto propriamente in
nza altro tempo dalle figure dell’Angelico. Sono ombre di esse,
cui quasi che per malo incantesimo la divozione profonda sia
Gli divenuta infantilità, volgarità la sublime grazia. Nè quando
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sto Fig. 224 — Roma, Galleria Vaticana. Benozzo: Parte della predella dell’Assaunta.
(Fotografia Anderson).
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‘he eseguì la tavola di San Fortunato, Benozzo era pratico del
re- pennello, e sapeva darsi ragione delle forme che usava. Le
on figure non sono architettate, mancano d’ossa sotto le vesti a
co, pieghe regolari; le dita delle mani non han quasi giunture;
ata gli scorci non riescono, esempio quelli di Anna nel letto, del
Se- giovinetto che rompe la verga nello Sposalizio, e dell’altro
rio che gli sta appresso, legnoso nelle articolazioni, manichino
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