Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

Vergine, per la simmetria materiale dei due angioli dalle 
grosse braccia male attaccate alle spalle, per la mancanza 
di quella soave idealità che Piero ispirò alle ‘figure an- 
gseliche. 
Altre pitture di Lorentino si vedono in San Francesco, 
nel Municipio, nel Museo dell'Opera d’Arezzo e altrove, 
tutte deboli e insignificanti; ma ci basta l’avere indicato il 
degenere discepolo tra i più diretti e immediati di Piero 
della Francesca, * riservandoci di discorrere a suo luogo 
degli altri seguaci, come Pier Francesco Dei, detto Barto- 
lomeo della Gatta, Luca Signorelli e Pietro Perugino, che, 
al declinare della vita di Pier della Francesca, formarono 
un artistico triumvirato. 
Da Siena, come già nel Trecento, volsero i pittori verso 
l’Umbria, e mentre parecchi s’inoltrarono lungo le rive del 
Trasimeno, altri ripiegarono verso Cortona e Arezzo da una 
parte, verso Orvieto dall’altra.'* Domenico di Bartolo, nato 
1 Nel primo altare a destra in San Francesco d’Arezzo, Lorentino riproduce parti 
del polittico della Compagnia della Misericordia di Borgo San Sepolcro: ad esempio la 
Crocefissione che è al sommo di quel polittico. 
2 Tra i più diretti seguaci di Piero va noverato pure Giovanni di Piamonte sotto- 
scritto a una Madonna con Santi e angioli, nella chiesa della Vergine delle Grazie a 
Città di Castello, recante la data « Mille quatro cento cinquanta sei»; ma il povero pit- 
tore non riesce a scorciare volti e a mover figure, nonostante gli insegnamenti di Piero. 
3 Bibliografia recente sulla pittura senese del ‘400: JULES DESTREÉE, Notes sur les 
Primitifs italiens. Sur quelques peintres de Sienne, Bruxelles, 1903; MASON PERKINS, 
La pittura alla Mostra d’arte antica in Siena in Rassegna d'Arte, IV, pag. 145. (Sulla 
Mostra senese cfr. anche: PAUL SCHUBRING in Rep. f. Kstw., XXVII, 1904; CORRADO 
Ricci, 77 Palazzo pubblico di Siena e la Mostra d’antica arte senese, Bergamo, 1904 ; 
LANGTON DOUGLAS in Nineteenth Century, 1904; LOUISE M. RICHTER, Zeistchrift f. 
bild. Kunst, 1904); E. RoGER Fry, La Mostra d’arte senese al Burlington Club di 
Londra in Rassegna d'Arte, IV, pag. 116. (Su questa mostra, cfr. anche: Ip., Szenese 
Art at the Burlington Fine Arts Club in The Athenaeum del 4 giugno ’904; GUSTAVO 
FRIZZONI, L’Esposizione d’arte senese al Burlington F. A. C. in L’Arte, 1904, pa- 
gina 257 e seg.); Burlington Fine Arts Club, Exibition of Pictures of the School of 
Siena and examples of the Minor Arts of that City, London, 1904 [il catalogo con intro- 
duzione di LANGTON DOUGLAS]; EMIL JACOBSEN, Das Quattrocento in Siena, Studien in 
der Gemaàaldegalerie der Akademie (nella serie; Zur Kunsigesch. des Auslandes, Heft 59, 
Strassburg, 1908) ; CLEMENTE Lur1, L’arte senese in Pisa nel Bull. senese di st. patria, 
XI, 1904, pag. 385 e seg. ; C. A. NicoLosi, Opere d’arte senese nella Galleria di Ber- 
gamo in Rass. d'Arte senese, a. Il, pag. 87; MASON PERKINS, Note su alcuni quadri del
	        
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