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forme in un disco, compone con gli angioli come un gran
trionfo da apparato. Tondo, arricciolato, Francesco di Giorgio
non ricorda più Neroccio, ma dai Pollaiuolo si ispira per
isbizzarrirsi liberamente, per sciogliersi da ogni vincolo delle
tradizioni senesi. Il genio dell’architetto si ribella alle vecchie
convenzioni, e par che si diverta a disfarle, a romperle, e
a dare spazio ai voli della fantasia. Gli attrezzi per le vecchie
rappresentazioni non servono più, gli attori si trasfigurano,
per opera del maestro che lasciò il pennello e prese la
squadra, troppo presto forse per la sua grandezza di pittore.
Il nuovo batte alle porte della vecchia cittadella delle
tradizioni pittoriche chiesastiche, ed entra vivo, agitato, com-
mosso con Francesco di Giorgio nella città della Vergine,
di San Bernardino e di Santa Caterina. E quel maestro, che
poi si trovò a fianco di Leonardo da Vinci, a Milano, fece
tacere le monotone cantilene pittoriche, cantate in coro da
tante generazioni d’artisti.
I Senesi, formiche dell’arte, fecero dell’Umbria il loro
granaio, sino a quando il Perugino non ebbe la signoria
artistica della regione. Prima che Pier della Pieve giungesse
di Toscana a scuotere il letargo de’ pittori conterranei, non
vi furono nell’Umbria i grandi artisti cristiani che alcuni
sognarono di trovare nelle vecchie badie ferventi, sulle verdi
falde delle colline, nelle città piene di memorie religiose e
protette da reliquie di Santi, nella regione signoreggiata
dalla mistica Assisi.* È comunemente ammesso che sino
1 Studî sull’Arte marchigiana e umbra in generale: G. FRIZZONI, L’ Arte dell’ Umbria
rappresentata nella nuova Pinacoteca comunale di Perugia in Arch. storico italiano,
IV serie, t. V, 1880; J. DESTREE, Notes sur quelques Peintres des Marches et de l’Ombrie,
Bruxelles, 1900; MARCQUARD, Pictures in Umbria, London, 1905; G. URBINI, Psicologia
dell’ Arte Umbra in Rassegna Nazionale, XXVI, fasc. 551, Firenze, 1904; Ip., Catalogo
della Mostra d’antica Arte Umbra, III ed., Perugia, 1907; U. GNoLI, L’Arte umbra al-
l’ Esposizione di Perugia, Bergamo, 1908; W. BOMBE, Die Mostra d’ Arte antica umbra in
Perugia, in Rep. f. Kstw., XXX, pag. 465-479, 19097; PÉRATÉE, L’Exposition dl’ancien art