se. della Collezione Fornari, egli sente un influsso nordico, tedesco
ini difficilmente determinabile. È neppure Francesco di Gentile
da Fabriano continuò sulle orme del maggior maestro del luogo,
e . * . . . .
’ anzi s’accostò al Crivelli nella tavoletta della Galleria vaticana.
Entrati nell’Umbria, troviamo a Foligno Bartolommeo
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Fig. 297 — Fabriano, Museo civico. Antonio da Fabriano: La Morte di Maria.
(Fotografia Alinari).
di Tommaso dipingere nell’anno 1430 una tavola nella chiesa
di San Salvatore, per « Messer Rinaldo di Corrado Trinci,
ultimo Signor di Foligno, creato priore di questa collegiata ».
E un pittore antiquato, sgangherato, orrendo ne’ tipi, che
al- guastan quelli de’ vecchi maestri senesi, nel divin Bambino
se deforme, e nelle mani della Vergine dalle dita allungate
AI, come rebbî torti di forchettone. Da lui non poteva venire
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, VII.
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