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in Vincoli. Piero morì alla fine del 1496, Antonio ai primi
di febbraio del 1498.
Furono attribuiti ai Pollaiuolo gli affreschi d’una stanza
nel Palazzo Venezia, insignificanti e, in alcune parti, misere
e sfigurate reminiscenze delle Forze d'Ercole da essi ese-
guite a Firenze. Meglio il Peruzzi, nella sala del Fregio alla
Farnesina, ricordò le pitture che per la forza appassionata
dell’azione furono esemplari agli artisti italiani. La rude
energia plastica di Andrea del Castagno trovò nei Pollaiuolo
l’apoteosi. Oltre che nei tanti esempî forniti, vedasi, ne’ di-
segni di Antonio Pollaiuolo de’ paramenti sacri nel Museo
dell’Opera di Santa Maria del Fiore, qual grandissimo sforzo
alcuni ascoltatori della Predica del Battista a Erode facciano
per trattenersi, per non scaraventarsi contro il censore, e
come nella Decollazione del Santo il carnefice sia invaso da
una furia di pazzo sanguinario. Non solo i Pollaiuolo raggiun-
gono il massimo effetto sculturale, ma rendon con esso la
tempra ferrea de’ corpi, la forza indomita, l’audacia del mo-
vimento, tendono spietatamente al realismo senza scrupoli
di sorta, giungendo perfino a figurare Elisabetta, sempre
ne’sacri paramenti suddetti,* sul letto di partoriente, spor-
gere col busto ignudo dalle coltri. Ciò nonostante sulle teste
rusticane, sulla pelle villosa, sulle spalle atletiche fecero pio-
vere ornamenti, ricchezze di gemme e d’oro, come se i due
artefici dalla fucina di Vulcano passassero a loro talento nel
gabinetto delle Grazie.
Più numerosi furono i discepoli di Filippo Lippi, propa-
gatisi per tutta la seconda metà del Quattrocento. A. Prato
si incontrano i suoi più diretti seguaci, autori di parecchi
! Documenti relativi ai paramenti sacri in Catalogo del Museo dell’ Opera del Duomo,
Firenze, 1904. Intorno a un altro disegno di Antonio Pollaiuolo per ricami, cfr. A. VENTURI,
Il paliotto di Sisto IV nella basilica di Assisi disegnato da Antonio Pollaiuolo, in L’ Arte,
IX, 1906, pag. 218.