stina, certo segui, come diremo in seguito, il Botticelli, non
Don Diamante. E nulla più ci è dato attribuire, neppure
per via di ipotesi, a questo maestro, non estraneo all’educa-
zione di Sandro Botticelli e di Filippino Lippi.
“x %*
Sandro di Mariano Filipepi, detto del Botticello o Bot-
ticelli,* nato a Firenze nel 1444, S’incontra per la prima
volta nel 1470, quando, per intercessione di Tommaso So-
ber.ini poi, quando risuonava la fama di Filippino, richiamasse anche il nome di lui coi
più gloriosi maestri che lavorarono nella Cappella. L’Albertini non ricordò nè Fra’ Dia-
mante, nè Pier Francesco Dei, detto Bartolommeo della Gatta, perchè forse gli parvero
di poca importanza rispetto ai grandi di cui fece ricordo; non dimenticò Filippino, giunto
a rinomanza. Conviene ricordare che nella Locatio picture Capelle magne nove palacii
apostolici del 27 ottobre 1481 (pubblicata dallo GnoL1 in Arch. stor. dell'Arte, VI, 1893,
pag. 128 e dallo STEINMANN, op. cit., I, pag. 633), il Rosselli, il Botticelli, Domenico
Ghirlandaio e il Perugino si obbligavano di dipingere melius quo poterunt per ipsos et
eorum quemlibet et familiares suos Prout inceptum est. Si noti anche che nella Locatio si
fa parola soltanto di dieci storie, e se ne omettono due. Tutte queste ragioni però non
hanno persuaso l’ Horne che servendosi d’uno strano commento all’ Albertini dello
GNOLI, suppose con questi che l’Albertini avuta cognizione della Locatio sudetta aggiun-
gesse un quinto pittore ai quattro in essa indicati, cioè Filippino. Il testo del documento,
secondo lo Gnoli, può Spiegare l’errore. L’Albertini « invece di leggere Cosmo Laurenti
Philippi lesse Cosmo Laurentii, Philippo, e così è nato Cosmae atque Philippi ». Ora se
si tien conto che nella Locatio sì legge Cosmo Laurentii Philippi Rosselli, non si può
certo con lo GNoLI e l’HORNE far Spropositare l’Albertini, fargli mutare in dativo il ge-
nitivo, separare solo il nome del nonno da quello del padre e dal cognome di Rosselli,
e far saltar fuori, per un Supposto sbaglio dell’Albertini, così fantasticamente Filippino
Lippi da « Philippi Rosselli ».
I Bibliografia più recente intorno al Botticelli :
Mc. Lon AppnIson, The Madonna, Child a. St. John by B. (Coll. Ed. Davis), in
The Art Journal, 1901; D. ANGELI, Per un quadro eretico, in Arch. st. dell’ Arte, 1896,
pag. 58; J. Boroz ANTONIEWICZ, Das Riitsel der « derelitta », in Bull. de l’Ac. des
Sciences de Cracovie, Février 1905 ; BERENSON, La « Pallas » de Sandro Botticelli, in
Gazette des Beaux-Arts, 1895, I, pag. 469: Ip., Amico di Sandro, in id., 1899, t. XXI-
XXXII: BERTAUX, Botticelli costumier, in Revue de l'Art anc. et mod., 19097 ; BODE,
Die Verkiunmdigung B's in der Samm!l. Huldschinsky zu Berlin, in Jahrbuch der K
Preuss. Kstsamm., 1906, Heft III; Cosimo CONTI, Découverte de deux Jresques de
Sandro Botticelli, in L’Ar7t, 1881, pag. 356; W. CREIZENACH, Kleine Beitriige zur Deutung
italienischer Kunstwerke, in Rep. f. Kstw., XXI, 1898; CROWE, Sandro Botticelli, in Gazette
des Beaux-Arts, 1886, Sept.; CUsST, A new botticelli, in The Connoisseur, Vi 1903;
CARTWRIGHT, Life a. Art 9/9. BP. London, Duckworth, 1904; CULTHROP, La bella Si-
monetta, the Spring of the italian Renaissance, in The Connoisseur, VIII, pagg. 199-
206 } COLVIN, botticelli, in Encyclopedia britannica; 1D., in The Porifolio, February,
1371; R. DAVEY, Botticelli, London, G. Newnes, s. a.; DigHL, Botticelli, Parigi, s. a. ;
EPHRUSSI, La Divine Comeédie illustrée par S. E., in Gazette des B,-A., 1886; 1D., Les
deux fresques du Musée du Louvre att. da SS. B., in id., 1882, mai; ESCHERICH, Botti
e A