Invece, Raffaellino dei Garbo, distinto ne’ diversi autori
coi nomi di Raffaello de’ Capponi, Raffaello de’ Carli, Raf-
faello da Firenze, ' cominciò sulla maniera di Filippino, e
finì imitando Piero di Cosimo. Nella imitazione di Filippino
fu felice (per es. nell’ancona d’altare del Friedrich-Museum a
Berlino) più che nel riassumere in sè le forme di Piero, come
fece nel quadro della Galleria Corsini a Firenze, datato del-
l’anno 1502, nell’altro della Galleria degli Uffizii (n. 22), e
in quello dell’Accademia di Belle Arti (n. 90). Ma già con
questo discendente di Filippino, con l’eclettico pittore, noi
oltrepassiamo i limiti di questo libro.
Cosimo Rosselli, nato nel 1439, si mise a imparar l’arte,
come abbiam detto, a quattordici anni nella bottega di Neri
de’ Bicci; e risentì l’influsso di questo pittore non solo nei
tipi sgraziati che andò via via dipingendo, ma anche nello
studio di nascondere negli effetti lussureggianti la povertà
del segno e dell’invenzione.’ Le prime opere, dove si nota
l’impronta di Neri de’ Bicci, sono l’una del 1471, a Berlino,
nel Friedrich-Museum, la Gloria di Sant Anna; la seconda
datata A. D. M. CCCC. LXXIIT, nella ‘Galleria del Louvre,
l'Annunciazione e quattro Santi (fig. 391). *
! HERMANN ULMANN, Rafaellino del Garbo, in Rep. f. Kstw, XVII, 1894. Contro
l’opinione espressa dall’ULMANN, che si tratti d’un unico pittore, non di più pittori col
nome di Raffaello, scrissero il MILANESI (ed. cit. delle Vite, IV, 243), € il GAMBA in Ras-
segna d'Arte, 1907. L’ULMANN, esaminando il quadro di S. M. Nuova segnato « Raphael
de Caponibus», gli altri dipinti della Galleria Corsini a Firenze e della Raccolta Benson
a Londra con la scritta « Raphael de Carolis», e quello in Santa Maria degli Angeli a
Siena con la firma « Raphael de Florentia», conchiude per l’identicità di stile; e sta-
bilisce che Raffaello di Bartolomeo di Giovanni prese il cognome di Caroli o Carli, poi
quello de’ Capponi, per essere stato ospitato, dopo la morte del padre, prima da un
parente Carli, poi da Niccolò Capponi. Infine fu chiamato «del Garbo» dal nome della
via ove tenne bottega. o
? Su Cosimo Rosselli, cfr. BERENSON, Due ritratti di C. R. e il Botticini in Rassegna
d’ Arte, 1905; GRONAU, Ueber die friihere Thitigkreit des C. R.in Rep. f.:Kstw., 1897, pag. 170.
3 Ancora con il cartellino Zcole fiorentine, benchè il BERENSON l’assegnasse giusta-
mente a Cosimo Resselti (n. 1656).
680