Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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con lui a imparar l’arte Bartolommeo di Pagolo del Fatto- 
rino, più tardi Fra’ Bartolommeo da San Marco, con cui 
forse lavorò nel 1486 otto quadri sulle pareti del dormitorio 
del monastero di Sant'Ambrogio, oggi perduti. Dipinse più 
tardi due tavole per la chiesa di Cestello, ora chiesa di 
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, in Firenze, una delle quali 
Fig. 400 — Roma, Cappella Sistina. 
Piero di Cosimo (2): Particolare dell’affresco suddetto. — (Fotografia Anderson). 
è nell’altare de’ Rosselli in quella chiesa, rappresentante la 
Incoronazione della Vergine (fig. 493); e l’altra eseguita dopo, 
probabilmente intorno al 1505, oggi è nella Galleria dell’Ac- 
cademia di Belle Arti (fig. 404). In questa par che Cosimo 
siasi ispirato a Filippino Lippi, o almeno che siasi provato 
pure a ottenere come lui la monumentalità, nel figurare la 
Madonna, tra due loggiati uniti da un arcone, seduta su 
uno scanno di cornucopie ornato ne’ bracciuoli, simigliante 
alla dea dell’Abbondanza, non alla Vergine Maria. Ma gli 
angioli che tengono la tiara sul capo della Donna celeste
	        
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