— 17117 —
quelli chierico porta un’asta con la croce e il pennone, e facendo
Morto forza per reggerla, guarda il labaro con il nasetto in su come
gran- per bilicarlo, e intanto un compagno si volge a lui sorridente
parte quasi per offrirgli aiuto a portare il glorioso vessillo; due altri
chierichetti tengono le lunghe torce, l’uno, bella faccia rubi-
si può conda di ragazzo, fa uno sforzo a star serio, con gli occhi
ma in
ppella
tinua-
delle
ZI?
te di
Gimi-
: Fina
2210Ne
latura
juindi
e da
ziosis-
7) un
pag. 61;
pag. 83 Fig. 414 — San Gimignano, Collegiata.
e Domenico Ghirlandaio: Visione di Santa Fina. — (Fotografia Alinari).
Matia
London, fissi, e a mostrarsi compreso della solennità della cerimonia,
dI e l’altro, figura di prete in erba saputello e chiacchierino,
ia tutto impettito, tiene la torcia con ricercata eleganza. Anche
“a Benozzo, come già in San Francesco a Montefalco, così in
N Sant’Agostino a San Gimignano, nella Morte del Santo, rap-
wid del presentò chierici con la croce e i ceri, ma senza un’espres-
RIDOLFI . sie via . + ‘
156 GU Sione di vita così sincera. Benozzo di Lese mette in iscena
ue i personaggi della commedia religiosa; Domenico Ghirlan-
je Santa daio li anima. Ma l’influsso del primo non basta a spie-
Bari garci il carattere dell’arte del secondo, ordinata, equilibrata