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no. ful- si stendono dall’uno de’ capi, tenuto fermo, e più e più s’ag-
ne via girano in spesse volute cadendo a terra. Ma nel cadere, nel-
ancor l’aggirarsi, nello sventolare, tutte le pieghe, tutte le linee
la cap- seguono un ritmo, una traccia decorativa, in cui gli alti e
corna, bassi, i vuoti e i pieni, i pesi e i contrappesi si equilibrano;
1, Ss vo e si hanno ricorrenze simmetriche di curve, riscontri di forme
serpeggianti, di ondeggiamenti, di svolazzi. E così l’ancona
dell’ /ncoronazione, già nella chiesa degli Angeli, ora agli
Uffizî, doveva parere sull’altare come un aperto flabello li-
turgico.
Più calligrafico de’ suoi immediati precursori trecenteschi
nel segno, continuò le forme tradizionali, unendo in con-
nubio l’arte senese con la fiorentina. Nell’affresco non trovò
la monumentalità pittorica, e vi ripetè le forme delle tavole
a tempera. Lanciò, quasi a sfida dell’arte laica, rivolta alla
vita sociale, parata di magnificenza signorile, la sua pittura
austera e monacale.'
Tra i discepoli di Don Lorenzo monaco alcuni sono sup-
posti tali per le analogie delle loro forme in ritardo con le
sue ; altri veramente lo imitarono, lo copiarono, lo ridus-
sero a forme più libere e grate, e tra essi i tanti che det-
tero più materna espressione alle sue Madonne (fig. 11), o
qualche maggiore eleganza alle figure de’ suoi trittici (fig. 12),
o qualche maggior contorsione gotica.° Seguace di Don Lo-
inghe renzo si mostra Rossello di Jacopo Franchi, maestro tutto
ae arricciolato, con i capelli delle figure a bioccoli tondeggianti,
dellà i volti bugenati, la fronte alta e convessa, la piccola bocca
“dalle stretta come per corruccio: le sue figure cilindriche, non a
1 cin- -
lietro, tiPer il catalogo delle opere di Don Lorenzo monaco cfr. SIRÉN, op. cit., e BERENSON,
È The florentine Painters of the Renaissance. Ill ed., 1909.
igure 2 Mi riferisco qui a quadri come quelli esistenti a Berlino presso il prof. G. Voss o
i a Lanna nella Galleria (n. 55): il primo rappresentante la Madonna col Bambino e quattro
> ’ Santi, il secondo la Madonna col Bambino.