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Fuggito per timore del peccato dalla vita mondana, tra-
sformò lo studio come in un convento, e lì dipinse per molto
tempo, senza udir rumore, inconscio delle nuove magnifi-
cenze, anche di quelle dell’arte; e continuò sino a tarda
età (morì il 12 gennaio 1537) a far cose pulite e diligenti,
ripetendosi a iosa, veramente simile a quei monaci bizan-
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Fig. 488 — Firenze, Galleria degli Uffizi. Lorenzo di Credi: Annunciazione.
(Fotografia Anderson).
tini che dipingevano immagini una dopo l’altra col disegno
tratto da vecchio spolvero, coi colori sempre stemperati e
distesi in ugual modo.
+ Oltre le opere di Lorenzo di Credi sin qui indicate, gli sono attribuite le seguenti:
Amburgo, Collezione Weber: Ascensione di San Ludovico (capolavoro del maestro) ;
Bergamo, Collezione Morelli (n. 49): Madonna col Bambino (del periodo tardo); Berlino,
Friedrich-Museum (n. 100): Madonna col Bambino (prossimo a quella della Galleria Bor-
ghese cit); Id., id. (n. 103): Maddalena nel deserto (come intarsiata in legno); Id... id.
‘n. 80): Ritratto di donna giovane (in una colorazione insolita, differentissima da quelia
di Lorenzo [?]) ; Cambridge, Fitzwilliam Museum (n. 125): San Sebastiano (in parte di
Lorenzo); Castiglione Fiorentino, Collegiata : Natività (in parte); Cleveland (Stati Uniti
d’America), Collezione Holden: Madonna (ricordata dal BERENSON e da MAarv LOGAN
in Rassegna d'Arte, VII, 1905); Dresda, Galleria (n. 13): Madonna col Bambino e San
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, VII.
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