Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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gli andavano a fantasia più d’alcun’altra ». Ben presto entrò 
nello studio del Verrocchio, persuaso che «quelli che s’in- 
O namoran di pratica senza scienza, son come ’l nocchiero 
2 ch’entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha cer- 
i tezza dove si vada ».° Negli anni del fervore della bottega 
del Verrocchio, per opere molteplici di pittura, di scultura, 
a d’oreficeria, crebbe Leonardo: dal giardino de’ Medici, pro- 
i tettori di Andrea, ove erano raccolti marmi famosi, alla 
’ conversazione di Paolo del Pozzo Toscanelli, dottissimo 
à uomo che ragionava sempre di cose singolari, dal lavoro 
7 nello studio del versatile maestro, alla contemplazione della 
> natura, ci è dato immaginare il giovane Leonardo. Egli 
_ sente come il pittore debba essere universale, perchè « gli 
Le manca assai dignità se fa una cosa bene e l’altra male », 
così scrisse: « Non è laudabile il pittore che non fa bene se 
ìri non una cosa sola, come un ignudo, testa, panni o animali 
a o paesi o simili particolari, imperocchè non è sì grosso in- 
e, gegno che, voltatosi a una cosa e quella sempre messa in 
i opera, non la faccia bene ». Con questi principî Leonardo 
pe medita sulla madre natura, e porta con sè un piccolo libro 
1e, in cui ritrae uomini e cose, un libro di carte tinte, perchè 
i i meditati disegni « non sono cose da essere scancellate, 
a anzi con gran diligenza riserbate ». 
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io- La prima opera di Leonardo, come già dicemmo, è nella 
o collaborazione al quadro del Battesimo del Verrocchio, ese- 
uo guito prima del 1472, anno in cui egli s’inscrisse nella Compa- 
e gnia dei pittori. Allora pensò: « Nelle proporzionali bellezze 
ne di un angelico viso posto in pittura risulta un armonico con- 
ria cento... Se tu rappresenterai all’occhio una bellezza umana 
e compoesta di proporzionalità di belle membra, essa innamora, 
Ri ed è causa che tutti i sensi insieme con l’occhio la vorrebbero 
ste possedere, e pare che a gara voglian combattere con l’occhio. 
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i, 1 Le frasi citate di Leonardo sono sempre ricavate dal Zyattato della pittura con- 
dotto sul Cod. Vat. Urbinate 1270, Roma, Unione Cooperativa editrice, 1890.
	        
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