il più arcaistico de’ maestri noverati sin qui, sotto l’influsso mos:
dell’arte senese, e affine a Don Lorenzo monaco. lità,
Meno arcaistico invece fu Giovanni di Marco, detto Gio- una
vanni da Ponte, ° fosco nell’ombrare i volti, daj capelli come rapf
canc
tron
1 Ecco l’elenco delle opere che gli sono attribuite (Cir. Q. SIREN, DI alcuni pittori Arti
fiorentini, ecc., op. cit., ne L’Arte, 1904, pag. 350):
Bonn, Museo: Sportello d'un trittico con la Maddalena e San Lorenzo presen- rapf
tante un divoto cardinale inginocchiato.
Filadelfia, Coll. Jokson: Madonna.
Firenze, Uffizî: Madonna col Bambino, i Santi Gio. Battista e Zanobi (n. 11) ;
Firenze, Uffizî: Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Antonio abate, Gio. Bat-
tista e Pietro. Nella cuspide, Cristo in croce, fra i Santi Cosma e Damiano (n. 50);
Firenze, Uffizî: Madonna col Bambino, i Santi Francesco e Antonio abate, Santa
Caterina e un’altra Santa;
Firenze, presso il marchese Bartolini-Salimbeni-Vivai : Madonna col Bambino e
tre angioli ;
Firenze, presso il pittore Francesco Bedulli : Madonna e i Santi Antonio abate e
Jacopo ;
Poggibonsi, presso Galli-Dunn : Madonna col Bambino;
Roma, Galleria Doria: Madonna col Bambino e i Santi Gio. Battista e Matteo,
Pietro e Antonio;
Stia (Casentino) Chiesa Maggiore : l’Assunzione :
2 11 pittore Giovanni di Marco di Santo Stefano, vissuto tra il 1376 e il 1437, autore, leva
insieme con Smeraldo di Giovanni, degli affreschi della cappella Scali in Santa Trinita alla
a Firenze (1434), al quale si riferiscono le pitture messe in luce da PIETRO TOESCA (Umili
pittori fiorentini del Principio del Quattrocento, ne L’Arte, 1904, pag. 49 e seg.) e dal ,
GAMBA (Giovanni da Ponte in Rassegna d'Arte, 1904, pag. 177 è seg.), non risulta proprio estret
che si ch'amasse da Ponte, non essendo mai così detto ne’ documenti citati dal MILA- (fig.
NESI (c{r. ne Ze Vite, ed Sansoni, 1, Vita di Giovanni dal Ponte, pag. 633) e pubblicati
per intero dal Gamba stesso (loc. cit, pagg, 185-186; cfr. anche l’Appendice di documenti gine,
Su Giovanni dal Ponte di HERBERT HORNE, in Rivisia d’Arte, 1906, pag. 169-181). Il Gamba e la
fu tratto a identificare Giovanni di Marco in Giovanni da Ponte, ammettendo errore nella
cronologia del VASARI, che fece vivere l’artista nel secolo XIV (1397-1365); ma sembra più cesco
nel giusto il Milanesi nel riconoscere nella biografia vasariana una contaminazione di dati
relativi a vari artisti di nome Giovanni, e nel supporre che il Vasari abbia inteso di par- Bamt
lare di « Giovanni di Lotto del popolo di Santo Stefano a Ponte », nominato in un docu- la co
mentodel 1348. A questi potrebbe convenire, anzichè a Giovanni di Marco, pure del popolo
di Santo Stefano a Ponte, l’appellativo « da Ponte », dato dal Vasari al pittore di una
cappella di San Michele posta sul ponte di Santa Trinita, travuslta dall’inondazione
del 1557. In conchiusione, pur senza escludere che Giovanni di Marco possa aver rice- mez;
vuto l’appellativo « da Ponte », non lo chiameremo in tal modo per non confonderlo con
] ipotetico pittore del quale il Vasari ha tessuto la vita, almeno sino a che non si sappia
da documenti che proprio lui fu così denominato e non altro e più antico Giovanni pittore,
come lui dimorante nel quartiere del popolo di Santo Stefano a Ponte. Ecco l’elenco
delle opere di Giovanni di Marco : mezz
Budapest, Galleria Nazionale: Tavola con lo Sposalizio di Santa Caterina ;
. Cambridge, Museo Fitzwilliam: tavole laterali di ancona coì Santi Franceseo, Gi- fano,
rolamo, Antonio abbate, Gio. Battista ;
Chantilly, Galleria Condé : Trittico rappresentante l’Incoronazione della Vergine san
tra Santi;
Firenze, Galleria degli Uffizî: Predella divisa in cinque parti: nei due riquadri Tola
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