sempre Andrea di Giusto riassume in sè l’opera dello Starnina, :
ti fioriti; del quale oggi non si conserva più nulla di certo. Accen-
o che le niamo però che la tavola della Galleria degli Uffizî con
Wittgen- scene degli Eremiti nella Tebaide, supposta del Trecento,
pancora valica questo secolo. Portava un tempo il nome dello Star-
] cappel- nina, e si dimostra d’un coetaneo di Lorenzo monaco, auche
nella forma del paese e delle rupi tronche obliquamente in
dt, Pro, vetta. Allo stesso autore e allo stesso tempo, più inoltrato
> di Am. di quanto si suppone, appartiene pure la tavola simile pos-
lo fram- seduta dal conte di Crawford a Londra, assegnata alla scuola
’ . .
un opera de’ Lorenzetti, con scene della vita monacale nel deserto, e
ndrea di con la figura degli Ordini religiosi.
apprima Più che a Firenze, i pittori d’altre parti di Toscana con-
lleria di tinuarono sulle vecchie orme da conservatori rigidi e gelosi.
fu aiuto Giunse a Pisa, sul limitare del ‘400, il portoghese Alvaro de
’ . . . . .
el ’27 a Pirez di Evora. Mentre il senese Martino di Bartolomeo, crudo,
37. Mori rossastro, volgare figurinaio, colorava ancone per le chiese
si storti, pisane, ° quel Portoghese scrive il proprio nome sotto il trono
ressione
maestro,
, Copenaghen, Kunstmusee (n. 160 a) : Madonna col Bambino ;
enza di- Firenze, Galleria degli Uffizî (magazzino): Trittico con l’Assunzione nel mezzo,
Ooco di- Santi nelle parti laterali e ne’ pilastri, tre scene (la Morte di Maria, il Martirio di
P Santa Caterina, San Francesco che riceve le Stimmate) nella predella. Porta la scritta :
i cuocer Andreàs de Florentia MCCCCXXXVZI71;
i Londra, Hampstead, presso il sig. Roger Fry: Madonna col Bambino;
1, valore New Haven, Collezione Jarves: Santi Zanobi, Francesco, Antonio da Padova;
uel caso Prato, Galleria Comunale (n. 18): Trittico con predella. Nel mezzo, la Madonna
e Santi; dalle parti, i Santi Benedetto, Caterina, Gio. Battista e Bartolomeo; in alto
vecchia degli sportelli, l’ Annunciazione ; nella predella, la Natività di Gesù e storie dei Santi
Li rappresentati di sopra ;
* Tecero Prato, Pieve, Cappella dell’Assunta: tre affreschi dello Sposalizio di Maria, del
Martirio di Santo Stefano, del Seppellimento di San Lorenzo.
All’elenco non aggiungiamo, insieme col Sirén, la Crocifissione (n. 10) dell’Accademia
I di Belle Arti a Firenze e l’Ascensione di N. S., in idem, n. 51, ascritta a Paolo Schiavo.
erlin, 1901. Il pittore delle due tavole è molto inferiore a Andrea di Giusto. Gli appartiene anche un
origini, pa- altro dip nto nel Museo di San Marco (n. 10), rappresentante cinque Santi,
! Alle poche notizie che si serbano dello Starnina, O. H. Giglioli aggiunge un docu-
d., pag. 230- mento da cui si apprende come nel 1408, ai 6 di febbraio, Gherardo di Jacopo da Firenze
‘e, 1904, pa- dipiniore aveva già cominciato a dipingere a fresco una cappella nella “chiesa di Santo
Stefano d’Empoli (Rivista d'Arte, Firenze, 1903, pag. 19).
Magazine, 2 Di Martino di Rartolomeo è un polittico nel salone, all’entrata del Museo Civico
di Pisa, rappresentante la Madonna col Bambino nel mezzo; San Giovanni Battista e
ne L’Arte, San Giovanni Evangelista, un Santo vescovo e Santa Chiara, dalle parti. Dello stesso
maestro è il n. 37, sala IV; il n. 26, sala IV; il n. 30, sala V ; ili n. 34, in idem.