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della tunica e della sciarpa, che sulla spalla della donna rie-
cheggia, di poco avvivato, il lume dei torrentelli, le molli ombre
delle chiome e del velo, completano il prodigio di fondere campo
e immagine in una sola espressione, elevata nella figura, di-
vinità vivente del misterioso paesaggio, alla nota più intensa.
Fig. 117 — L.: Parte di disegno, nella Galleria di Venezia.
Leonardo, che parlava delle immagini affinate dall’atmosfera
di un giorno piovoso, ha veduto la Gioconda come avvolta da
vapori acquei; Leonardo, che amava le immagini circondate dal
fascino malinconico della sera, ha dipinto la donna in un effetto
serotino. Tutti i colori azzurreggiano; soltanto le mani, che inol-
trano, accennan calore nel tono bruno dorato. Tutto, nel volto,
scolora, anche le labbra: appena si scorge la vitrea luce degli