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rilievo del busto splendido, s’abbandonano al movimento della
forma, non hanno vita a sè, come le immagini non vivono fuor
dell’atmosfera creatrice della loro bellezza che sboccia dal-
l’ombra, dal molle ondulamento dei piani.
Uno studio, forse anteriore al cartone di Londra, per il
quadro del Louvre, si cela sotto il nome di Andrea Verrocchio
nella Galleria degli Uffizî (fig. 127): la Vergine, seduta sulle
Fig. 125 — L.: Disegno di rocce, nella Royal Library di Windsor.
ginocchia di Anna, regge il Bambino, tutto proteso a benedire
l’invisibile Giovanni. La forma ha l’ampio sviluppo, lo slancio
in altezza che Leonardo, incline a velar le immagini, a immer-
gerle nell’ambiente, ricerca solo per eccezione, nel momento in
cui prepara il disegno dell’Accademia reale di Londra, mentre
nella pittura, quasi sgomento dall’ampiezza di vertice data alla
piramide tronca del gruppo, piega l’immagine di Maria, dal
grembo materno protesa a trattenere il Bambino, tanto da lasciar
emergere la testa e le spalle di Anna, a comporre un più snello
e flessuoso vertice, che l’ombra crepuscolare e le brume del paese