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FRANCESCO GRANACCI: Cenno biografico. — Opere memori dell’arte di Fra’
Bartolommeo e dell’Albertinelli, di Raffaello, di Domenico Ghirlandaio. — Un’opera
eccezionale, eco d’arte quattrocentesca: S. Giovanni in Patmos a Budapest. —
Ricorsi a Leonardo: tondo della Galleria Pitti, Aogeli adoranti nell’Accademia
fiorentina. — Altre opere: l’Assuata nella Galleria degli Uffizî, Storie di Giuseppe
ebreo agli Uffizî: predella con Storie di santi nella Galleria dell’Accademia
fiorentina, l’I/ngresso di Carlo VIII in Firenze, già appartenente alla Raccolta
Crespi in Milano. — Catalogo delle opere.
RIDOLFO BIGORDI, DETTO IL GHIRLANDAIO, E IL SUO SEGUACE MICHELE
DI RIDOLFO: Cenno biografico. — Opera che manifesta l’educazione ghirlan-
daiesca: ancona del 1501 in Sant’Jacopo di Campo Corbolini. — Ricordi ghirlan-
daieschi e impressioni dall’arte di Piero di Cosimo, nel Corteo di Cristo avviato
al Calvario, quadro della Galleria Nazionale di Londra. — Un miracolo di
San Zanobi e i Funebri del Santo agli Uffizî. — Esempio tratto dalle pale di
Fra’ Bartolommeo e di Raffaello: Sposalizio di Santa Caterina nel Conserva-
torio della Quiete presso Firenze. — Decorazione della Cappella dei Priori,
l’Assunta del Duomo di Prato. — Ritratti, alcuni imitazione da Raffaello. — Opere
di Michele di Ridolfo Ghirlandaio: lo Sposalizio di Santa Caterina, nell’Acca-
demia di Firenze, il Ritratto di Dama nella Galleria Borghese di Roma. —
Catalogo delle opere.
Fra’ Paolino," nato in Pistoia, verso il 1490, avuti i primi
rudimenti dell’arte da Padre Bernardino d’Antonio del Signo-
raccio, meschino pittore di quella città, e presi gli ordini sacri,
fu mandato al convento di San Marco a Firenze, ove trovò
maestro Fra’ Bartolommeo della Porta. Di lui e di Mariotto
fu l’aiuto fedele: diligente sotto gli occhi dei maestri, ne
divenne, morti quelli, il copiatore, ne ristampò in forma sempre
più vuota i modelli, fuor de’ quali non era salute per l’arte
sua. E così, ricordando disegni e cartoni de’ suoi vecchi mae-
stri, ricomponendoli poveramente, Fra’ Paolino giunse al 1547,
sua fine nel suo paese natale.
Dà piena misura di lui la Sacra Famiglia nella Galleria Doria
Pamphili (fig. 278) a Roma, composta di motivi derivati da opere
del Frate e di Mariotto: due angeli che s’abbracciano, Giovanni
poggiato alla croce, Giuseppe dall’alto chino con sforzo a sollevar
da terra il piccolo Battista. Ma le immagini si dispongono tutte
in superficie, invadono il primo piano del quadro, soffocando il
paese; il calcolo delle distanze, il ritmo architettonico di Fra’ Bar-
© BaLpINnucc: (Fi11pro), in Notizie, III, 1813, p. 317; CAVALCASELLE e CROWE, Storia della
Pittura in Italia, vol. 10, Firenze, Successori Le Monnier, 1908; MoRreELLI, Italian Painters,
Critical Studies of their works, I, London, 1892, pagg. 123, 124.