1513. — Una sua lettera del: maggio 1518 al Capitano di Cor-
ella tona narra:
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« El primo anno di papa Leone, vi venne maestro Luca (Signorelli)
da Cortona pittore... a parlare al Papa ». Incontratisi, Michelangelo
an gli prestò del danaro nè più lo riebbe. «Venne a casa mia dal macello
dei corvi... e trovommi che io lavoravo in sur una figura di marmo,
ritta, alta quattro braccia, che à le mani dietro (certo. uno dei
EG Captivi)... Send’io allora mal sano, inanzi che detto maestro Luca
: si partissi di casa, mi dolsi seco del non potere lavorare; e lui mi
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de disse: non dubitare che e’ verranno gli Angioli da cielo a pigliarti
) lo le braccia e ti aiuteranno ».
1514, 7 aprile — Contratto dell’acquisto d’una casetta, pro-
tto a ; i
gi prietà dell’Ospedale di S. Maria Nova.
aio: : i ; ;
E 1514, 15 giugno — Assume di fare un Cristo risorto per la
EF chiesa della Minerva, allogatogli da Bernardo Cencio, ca-
nonico di S. Pietro, e da Metello Vari: prezzo 200 ducati
? d’oro, tempo quattro anni.
e-
1514, 19 agosto — È a Firenze, dove gli scrive da Roma
odo Silvio Falcone, dandogli notizia del lavoro di M. An-
ez tonio da Pontassieve e d’altri aiuti, intorno alla Tomba
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di Giulio IT.
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it [5I5, 18 gennaio — Lavora alla Tomba di Giulto II e scrive
ati: a Buonarroto:
tre « Qua mi bisognia fare sforzo grande questa state di finire
‘tua presto questo lavoro, perchè stimo poi avere a essere a’ Servizi
del Papa. E per questo è comperato forse venti migliaia di rame
per gittar certe figure ». Leone X pensava già alla Facciata
:he-
’ di S. Lorenzo.
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1515, 1-28 aprile — Breve viaggio a Firenze.
ON 1515, 11 agosto — Fa i modelli per la tomba. Scrive a Buo-
i narroto:
« Io poi che tornai di costà non è mai lavorato: solo è atteso a
far modegli e a mettere a ordine e’ lavoro, i’ modo che io possa
gelo fare uno sforzo grande e finirlo in dua o tre anni per forza d’uomini;
e' così Ò promesso... ».