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menai di costà non si intendono niente al mondo nè delle cave nè
de’ marmi. Céstanmi già più di cento trenta ducati e non m’ànno
ancora cavata una scaglia di marmo che buona sia, e vanno ciur-
mando per tutto che ànno trovato gran cose. Jo ò tolto a risuscitar
morti a voler domesticar questi monti... Le barche che iò noleggiai a
Pisa non sono mai arrivate. Credo essere stato ucciellato: e così mi
vanno tutte le cose. Oh maledetto mille volte el dì e l’ora che io mi
parti da Carrara!... »
ISIS, 17 aprile — Costituisce, in (Carrara, suo procuratore
Battista Benti, cittadino e scultore fiorentino, per carico e
trasporto di marmi in prossimità della marina dell’Avenza.
Il 27 aprile la procura è distesa a Pietrasanta. con maggiori
particolari.
518, 22 aprile — I Provveditori dell'Arte della Lana con-
cedono, finchè vive, a Michelangelo, di estrarre marmi dalle
cave della Cappella e del monte Altissimo, presso Pietrasanta
e Serravezza.
I5I8, 28 aprile-17 maggio circa — A Firenze.
I518, I8 maggio — Pagamenti agli scalpellini di Settignano.
I518, 22 maggio — Nuovo contratto per r00 ducati d’oro di
colonne e stipiti da cavare a Pietrasanta, sempre per la fac-
ciata di S. Lorenzo.
I518, fine maggio-inizi giugno — A Firenze e a Settignano.
I518, giugno-ottobre — Lettere di Pier Soderini da Roma, ri-
chiedendolo del disegno d’un altare a S. Giovanni Battista
e di due sepulture, con ornati a rilievo, in marmo e per 500
ducati d’oro di prezzo.
Il 30 ottobre lo invita a Roma, ma non v’andò. Inviò bensì un
disegno che lo scultore Antonio di Filippo gli scrive essere troppo
grande (28 novembre 1518). Si tratta del tabernacolo pér la reliquia
del Capo di S. Giovanti Battista in S. Silvestro in Capite a Roma.
I518, 14 luglio — Compra dal Capitolo di Santa Maria del Fiore
un sito in via Mozza accanto a quello già acquistato nel po-
polo di San Lorenzo, per fabbricarvi una casa.
E poichè il prezzo gli pare eccessivo, così il 1 5 luglio si rivolge al
cardinale Giulio de’ Medici: « Annomelo fatto pagare sessanta du-