nè cati più che non vale, mostrando che ne sa loro male, ma dicono non
no potere uscire di quello che dice la Bolla del vendere ch’egli ànno dal
ire Papa. Ora se ’1l Papa fa Bolle da potere rubare, io prego Vostra
fax Signoria Reverendissima ne facci fare una ancora a me, perchè n’ò
Fa più bisogno di loro... ».
132 Il contratto fu disteso il 24 novembre 1518.
mi i : ENTRA ZA :
1518, 29 luglio — Il cardinale Giulio de’ Medici gli scrive
che verrà ordinata una riduzione sul prezzo impostogli per
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il terreno ch'egli aveva acquistato. Lo sollecita poi al
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lavoro di S. Lorenzo:
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a « Imperocchè de gran desiderij che sua Beat.ne s’abbi, vi certi-
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ficamo essere di vedere quella ecclesia presto fornita ne la forma che
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siete rimasti »
n- . :
1 1518, fine luglio — A Pietrasanta.
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ta 1518, agosto — Lavori della strada e delle cave.
Da Serravezza scrive a Berto da Filicaia: « Le cose di qua vanno
assai bene. La strada si può dire che sia finita, perchè resta a fare
poco, cioè resta a tagliare certi sassi. De’ marmi, io ò la colonna ca-
O. vata giù nel canale e presso alla strada, a salvamento. È
di maggior cosa che io non stimavo a collarla giù: èccisi faito male
qualcuno... e uno ci s’è dinocolato e morto subito, e io ci sono stato
: per mettere la vita ». Fatica infatti tanto che ammala; e di ciò
Buonarroto lo rimprovera: « Parmi secondo me che tu deba stimare
più la persona tua che una colona e che tuta la chasa e che il papa
e tutto il mondo » (20 settembre).
I5I8, 22-25 agosto-30 ottobre — A Firenze.
O I5I8, settembre — Cerca una casa dove poter lavorare i
marmi.
2 A Monsignor Reverendissimo de’ Medici in Roma: « Ò cerco e
o non Ò mai trovato una casa capace da farvi: tutta questa opera,
a cioè, le figure di marmo e di bronzo (per S. Lorenzo); e Matteo Bar-
toli a questi dì m’à trovato un sito mirabile e utile per farvi una
stanza per simile opera: e quest’è la Piazza che è innanzi alla chiesa
d’Ogni Santi: e e’ Frati..: son per rendermi le ragioni v’ànno su. e ’l
popolo tutto se ne contenta... »
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1518, 8 ottobre — Scrive al cardinale d’Agens circa la cava,
e il trasporto dei marmi per la Tomba di Giulio II.