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I52I, C. 25 marzo — Comincia a fabbricare per ordine di
Leon X, la Sagrestia nuova di S. Lorenzo « per farvi drento
la sepoltura di Giuliano suo fratello, e del duca Lorenzo
suo nipote, e dicevasi lo faceva fare messer Julio. arci-
vescovo di Firenze, ed eziam cardinale, ancora per sè ».
1521, 9 aprile fine — A Carrara.
« Ebbi dal Cardinale de’ Medici, e per lui da Domenico Buonin-
segni, ducati dugiento per andare a Carrara allogare a cavare e’
marmi che vanno nella Sagrestia nova di San Lorenzo. Andai a Car-
rara e stetti là circa venti dì, e là feci tutte le misure di dette se-
pulture di terra e disegniate in carta; allogai e’ marmi in dua parte
a dua compagnie... » (Ricordi). Il 10 aprile sborsa danaro a uno
scalpellino di Settignano per cavar marmi a Carrara
I521, aprile — Da lettere di Stefano di Tommaso e di Giov.
Fr. Fattucci a Michelangelo in Carrara si conosce che «le
cose della sagrestia vanno bene... le cornicie si metteranno
sti... li architravi son quasi tutti messi... ».
1521, 22 aprile — Fa contratto in Carrara per somministra-
zione di marmi, sbozzatura di tre figure ed altro, per la Sa-
grestia e per i sepolcri medicei in S. Lorenzo.
1521, 23 aprile — Fa un altro contratto in Carrara per altri
marmi, che dovevano essere apprestati nel termine di un
anno, per la sbozzatura «di una Nostra Donna a sedere,
secondo che è disegnata, e più altre figure », se possibile, a
tutto il mese di luglio prossimo: ogni cosa per la sagrestia
di S. Lorenzo e i sepolcri medicei.
I521, 2 maggio — A Firenze.
1521, giugno-luglio — Del Cristo della Minerva, Pietro Urbano
scrive da Roma:
«Ò levata la fighura da Ripa... volevano che Christo paghasse
ghabbella di entrare in Roma. E questi ribaldj frat]j nollo vogliano
aciettare in chiesa, se non sono paghati un altra volta »
I521, 20-30 luglio A Carrara, breve viaggio.
« Stetti nove dì »