Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 1)

opere in Firenze, e con manco spesa che non s'è fatto insino a ora, 
bozzati al proposito; e sarebbon cosa mirabile, come degli altri 
che io ci è condotti. Ora io veggo la cosa andare a lungo, nè so come 
la si vadi. Però io mi scuso con vostra Santità, che se cosa avvenissi 
che non piacessi a quella, non ci avendo io alturità, non mi pare 
anche d’averci colpa: e priego quella, che volendo che io facci cosa 
nessuna, che non mi dia nell’arte mia uomini sopraccapo, e che 
mi presti fede, e diemi libera commessione; e vedrà quello che io 
farò, e ’1 conto che a quella renderò di me. La lanterna qua della 
cappella di detto San Lorenzo, Stefano (di Tommaso, architetto) l’à 
finita di metter su e scopertola, e piace universalmente a ogni uomo; 
e così spero farà a vostra Santità, quando la vedrà. Facciàno fare 
la palla che viene alta circa un braccio: e io Ò pensato, per variarla 
dall’altre. di farla a faccie: e così si fa ». 
1524, 18 gennaio — Jacopo Salviati lo assicura e sprona al 
lavoro in S. Lorenzo. 
« Le virtù tua meritono molto maggior cosa che sino a qui non 
s'è facto; ma si farà a ongni modo... Però non pensare a altro’ che 
a lavorar, et del resto lascia la brigha ad me, che ti faranno cono- 
sciere, che l’opere tua sono si acepte, che saranno riconosciute se 
non quanto le meritono, almancho in modo che tu ti chiamerai 
contento ». 
1524, 30 gennaio — Giov. Fr. Fattucci gli scrive che ha rice- 
vuto «la pianta di S. Lorenzo » e propone alcune correzioni 
da parte del Papa. 
« Il Papa mi disse di sua bocha, che arebbe caro, quando volete 
fare niente di nuovo con le porticiole o ne’ quadri della cupola. di 
vedere e di sapere quello disegniate di fare ». 
1524, 9 febbraio — Il Fattucci accusa ricevuta di nuovi di- 
segni pel «tabernacolo e la porta » e dello schizzo della volta, 
«e quali piaciano assai a N. S. ». Il Papa muove alcune obbie- 
zioni circa la costruzione della Libreria. 
524, febbraio — Riceve somme di denaro da Clemente VII 
per i sepolcri medicei in San Lorenzo. 
1524, 5 marzo — Della tomba di papa Giulio 11, Gio. Fr. Fat- 
tucci. gli scrive che ha parlato col cardinale Santiquattro 
e ‘accordano che — restando creditore M. di 8000 ducati.
	        
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