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dua papi (« quello lavamani dove è la scala »): et io per me gli arei
messi dove e’ duchi; ma per averne quasi fatta di quadro una, non
ci è ordine. Pensate di ornarle el più che potete et non guardate a
spesa, et il papa aspetta il disegnio di Lione et il suo ». Ai 25 scrive:
« N. S. ha visto il disegnio delle sepuliure et ègli piaciuto assai, et
rimette tutto in voi, che voi faciate a vostro modo... et sapiate, che
io per me è paura, che le saranno più belle quelle de’ duci che quelle
de’ papi, sichè pensate a farle bellissime ».
1524, luglio — Al Fattucci in Roma:
« Son ito a trovar lo Spina per intendere se à commessione di
pagare per la Libreria, come per le sepulture; e visto ch’ei non là,
non Ò dato prencipio a detta opera, perchè non si può fare senza
danari... Nel cominciare a lavorare, bisognia che io aspetti che e’
marmi venghino, che non credo che venghino mai, tal ordine s'è
tenuto! Arei da scrivere cose che vo’ stupiresti, ma non mi sare’
creduto; basta, che l’è la mia rovina; perchè se fossi inanzi con
l’opera più che io non sono, forse che ’1 Papa arebbe aconcio la cosa
mia (la tomba di Giulio 11) e sarei fuora di tanto affanno: ma e’
comparisce molto più lavoro a chi guasta, che non fa a chi aconcia.
Trovai ieri uno che mi disse che io andassi a pagare, se non che al-
l’ultimo di questo mese cascherò nelle pene. I’ non credetti che ci
fusse altre pene che quelle dell’inferno... »
1524,- 29 agosto — Accetta la provvigione papale.
Scrive a Giovanni Spina: « Visto quanto el Papa à a cuore
quest’opera di San Lorenzo (la Libreria), e quanto sono sollecitato
da sua Santità, e avendomi quella volontariamente ordinata buona
provigione, acciò che io abbia più comodità di servirlo più presto,
e visto che el non la pigliare mi ritarda, e che io non arei scusa nes-
suna non servendo; mi sono mutato di proposito, e dove infino a
ora non l’ò domandata, ora la domando; stimando che e’ sia molto
meglio e per più rispetti che non acade scrivere; e massimo per tor-
nare nella casa a San Lorenzo che avete tolta. e aconciarmivi da
omo da bene ».
1524, autunno — Cominciano i lavori della Libreria Lauren-
ziana.
11 Fattucci scrive il 9 luglio: « Nostro signiore... dice che voi
diate la cura a chi vi piace et cominciate a fondare et fare venire le
priete et metete mano affare detta libreria ». Il 27: « Per le sepulture
de papi vole, che voi pensiate, se in ciésa in coro o altrove fussi
luogo onorevole et più largo, benchè quello de’ lavamanj non gli
dispiacia. À paura non sia luogo picolo' pe’ papi». Il 2 agosto:
a