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Questo, di riposare in Firenze, era stato suo desiderio. Il Fide-
lissimi scrive a Cosimo I il 18 febbraio stesso: « Essendomi trovato
insieme con altri medici all’infermità sua, è ritratto che il desiderio
Suo era ch'’el suo corpo fosse portato a Firenze ».
1504, 12 marzo — La sua salma è portata in Santa Croce, dove
più tardi (1564-72) gli fu eretto il monumento.
1564, 14 luglio — Solenni esequie in S. Lorenzo, alla presenza
di tutti gli Accademici del Disegno.
ks:
Misterioso è l’inizio pittorico di Michelangelo, passato nella
scuola di Domenico Ghirlandaio, mentre questi frescava a S. Maria
Novella, senza serbartracciain sè dell’arte del vago maestro, ag-
ghindato fiorentino, che, nel suo specchio pittorico, rifletteva mes-
seri, magistri, donzellette in processione all’ombra della gran cu-
pola di S. Maria del Fiore. Il giovine Michelangelo, lioncello, do-
vette sentire, nel giallore rosato delle figure ghirlandaiesche, un’a-
nima scialba, nello studio del particolare naturalistico una pede-
stre fatica, nell’ inerzia degli atteggiamenti come un arresto di
vita. E già nella prima pittura a noi nota, la Santa Famiglia
o Madonna Doni agli Uffizî, noi incontriamo Michelangelo
con la sua intera personalità: lo scultore aveva dominato la ma-
teria pittorica, era passato per il giardino mediceo, tra gl'inci-
tamenti di Lorenzo il Magnifico, la dovizia di antichi modelli, gli
esempi del vecchio Bertoldo, che poteva novellare di Donatello.
E già aveva esordito, creando d’un balzo i primogeniti de’ suoi
eroi, de’ suoi giganti, figli delle tempeste. Nella pittura fiorentina
era passato rinnovatore Leonardo da Vinci, ma la principale ri-
forma, quella dello sfumato, non fu seguìta da Michelangelo,
che vedeva i contorni delle sue figure dipinte limitati come quelli
de’ suoi altorilievi. Con lo sfumato, Leonardo distruggeva il co-
lore, quasi volesse cercar sotto la scorza colorata, nei battiti della
luce, il fluire, le oscillazioni, le vibrazioni della vita; con il colore
Michelangelo dà una patina alle sue sculture create coi pennelli,
una tinta per ambientarle nel policromico ambiente. Ma l’arte
e