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del: Vuolsi che altri abbia dato i colori alle figure modellate da
sto Michelangelo. Rosso crudo metallico è la veste del giovane por-
tatore, con risvolti verde olivo; rosa cangiante nel bianco quella
del portatore visto da tergo, e verde bronzeo il manto; verde con
luci rosate la veste della figura dietro la massa biancastra di donna,
simile a blocco di marmo bianco, da cui debba uscire la statua
color di rosa. La donna accosciata indossa una veste violacea, un
manto rosa nell’ombra, giallo alla luce. Non è questa una scelta
coloristica facile a incontrarsi in altri pittori contemporanei, ma
non è sconveniente, al contrario di quanto scrive il Thode, a Mi-
chelangelo Stesso, Riassumendo: sopra uno sfondo di nude rocce,
alle quali sembra appartenere la grande statua abbozzata della
Vergine, le nervose forme dell’atletico Giovanni, di Nicodemo e
di una Maria si raccolgono in un violento sforzo di tensione pei
sollevare Cristo e calarlo nella tomba: inginocchiate in primo
piano, un’altra Maria e la Madre s’immergono nella tristezza dei
loro pensieri. Un irresistibile effetto dinamico scaturisce dal con-
trasto tra la forza d’inerzia che attira il nudo corpo di Cristo
verso il piano del sepolcro e la forza di leva dei due portatori
laterali, violentemente divaricati; effetti che. accentuano le forme
nervose, stirate in lunghezza, su cui scivolano dal cielo mobil
ombre e luci interrotte.
A
Nella vòlta della Cappella Sistina (fig. 494),! sopra le mem-
brature sottili e nitide del Quattrocento, sopra le nicchie mar-
moree dei Pontefici e le candelabre fiorite dei finti pilastri, e le
meravigliose vele, Michelangelo costruisce l’ossatura di pietra,
& immane e poderosa, che circoscrive le scene bibliche e aduna i
- profeti e gli ignudi, i putti-cariatidi e i demoni, gli Avi che nei
‘ord.
1 Uno schizzo (fig. 495) per la decorazione della vòlta Sistina, con notevoli varianti
ICrO dalla pittura, si vede nel Museo Britannico di Londra, insieme a uno studio di mano, nella
posa di quella di Adamo protesa all’Eterno, e di un efebo presso la Sibilla Persica. Lo
one studio per una mano della Sibilla Libica e per il genio che le sta accanto, è nella raccolta
dell’Ashmolean Museum di Oxford (fig. 496).