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a dirci che « quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto », mentre da
il ritratto è compiutissimo in ogni parte. Aveva già detto che de
« Lionardo per l’intelligenza dell’arte cominciò molte cose, e i,
nessuna mai ne finì », che l’Adorazione de’ Magi « rimase imper- de
fetta come l’altre cose sue »; e doveva quindi per coerenza fargli *
lasciare imperfetta anche l’opera da lui fantasticamente rico- fa
struita. de
E mentre Leonardo frescò in un anno il Cenacolo, ne M:
avrebbe impiegati quattro per fare il ritratto incompiuto, per ANI
studiarsi « di levar via quel malinconico che suol dar spesso la ad
pittura a’ ritratti che si fanno », rallegrando la dama con musici, po
cantori e buffoni, « di continuo » nel tempo in cui la ritraeva. lu:
E con tutto quest’apparato, Leonardo avrebbe perduto così la
lungo periodo di tempo, senza che alcun contemporaneo ne Ni
sapesse qualcosa, nella dipintura del ritratto della giovanissima Er
donna di Francesco del Giocondo. Nata nel 1479, avrebbe avuto, fo:
nel 1503, probabile data del quadro, ventiquattr’anni circa, sa
molto meno degli anni dimostrati dalla matura Signora che fu pi
battezzata per Monna Lisa e per Gioconda. Fi
Non c’è da far meraviglia della novella vasariana, perchè de
il suo autore, a togliere il freddo, lo scarno, il gramo delle notizie in
storiche, ebbe consuetudine di rallegrarle con le sue più vaghe av
storielle, di amplificarle con una sicumera piena di gravità. Per- di
fino nel descrivere, non guardò tanto per il sottile, non si fece L-
scrupolo di seguir più i suoi magni pensieri, che non quelli degli o
artisti dei quali aveva sotto gli occhi le opere. Così avvenne che, de
descrivendo la Storia di Giuseppe ebreo sulle porte del Ghiberti, ct
nel « bel San Giovanni », egli vedesse macinare il grano certi asini
colossali, che non ci sono affatto. E sì che, in quel caso, passando di
e ripassando davanti «le porte del Paradiso », gli sarebbe stato
facile di verificare la sua descrizione, di controllar le sue frasi.
Ma basti di ciò, e proviamoci a sostituire, alla gioconda inven-
zione, cosa con qualche fondamento di verità.
Il ritratto che Leonardo teneva nel castello di Cloux fu ve-
duto nel I5I7, il 10 ottobre, dal cardinale Luigi d'Aragona e
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