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Ad altre pitture Leonardo dovette attendere per il re di
Francia, prima di ripartire per Milano, alla fine del maggio 1506.
Sappiamo che nel 1501, il 4 aprile, lavorava a un quadretto per il
Robertet, e prometteva di assecondare Isabella d’Este Gonzaga
«se si potrà spiccare dalla Maestà del Re di Francia, senza sua di-
sgrazia ». Luigi XII e i suoi cortigiani, che lo avevano ammirato
a Milano, lo perseguivano a Firenze. E da Firenze fu tratto colà,
dove si tenne, nonostante che il Gonfaloniere Soderini assentisse
a fatica. Nel gennaio del 1507, il Re di Francia, che aveva rice-
vuto «un piccol quadro... di mano sua, quale è stato tenuto
cosa molto eccellente », insisteva presso la Signoria fiorentina
per servirsi di Leonardo, « desiderando che mi faccia alcune cose...
| certe tavolette di Nostra Donna et altro, secondo che mi verrà
pimo a alla fantasia; e forse anche gli farò ritrarre me medesimo ».
-olonna Luigi XII pensava di ritrovare a Milano, ove intendeva presto
pne che recarsi, l’artista, che intanto soggiornava a Vaprio, presso Gi-
Gone rolamo Melzi. Arrivato il Re a Milano, allogò a Leonardo una
0, Giu- tavola, che dovette interrompere per andare a Firenze a metter
‘stretto fine ad una lite con i suoi fratelli. Mentre attendeva alla causa,
di vita abitando in casa di Piero di Braccio Martelli, prometteva allo
le. Per Chaumont, in una lettera portatagli dal discepolo Salaino, di
dova di tornare a Milano a Pasqua e di portare con sè due quadri: « Io
[ da re credo », scriveva, « esser costì in questa Pasqua, per esser presso
‘ donna al fine del mio piateggiare,* e porterò con meco due quadri di
me con Nostra Donna, che io ho cominciati e holli, ne’ tempi che mi
10 l’ab- sono avanzati, condotti in assai bon punto ».2
le mi- Ritornato a Milano nel 1508, tosto ch’ebbe termine la lite
ri van- va
le vesti © Il piateggiare sì riferisce al dissidio coi fratelli circa l’eredità dello zio Francesco.
) in cui A questo proposito cfr. GAyre, Carteggio inedito d’artisti, 1840; GIUSEPPE CAmMPORI, Nuovi
documenti per la vita di L. d. V., in Atti e Mem. della R. Dep. di Storia patria di Modena,
ane dal 1865, pp. 43-51 (il C. riporta una lettera di L. al Card. Ippolito I d’ Este chiedente appog-
gio nella sua lite con i fratelli, raccomandazione alle autorità fiorentine); LUCA BELTRAMI,
stanza La lite di L. con gli altri figli di Ser Piero da Vinci (1507-1508), in Nuova Antologia.
:ublime Roma, 1, VIIl, 1921, pp. 193-207.
2 CALVI, cit.; GAvgE, Carteggio cit.: DÉLÉcLUzE, Saggio intorno a Leonardo da Vinci, Siena.
Porri, 1844; Raccolta vinciana, Milano, I905-IgI2.
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