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terra, con la mano distesa sopra un invisibile sostegno di nubi,
gravante dall’alto: il gesto e il volto severo preludono, più ancora
che nel disegno precedente, al Cristo del Giudizio finale. '
Più raccolto e profondo l’arco della figura in un altro studio
a matita nera, nel Museo Britannico di Londra (fig. 634). Forme
di soldati immersi nel sonno son accennate da un segno pos-
sente sebben lieve, tutto curve ed angoli che plasmano in tratti
sintetici il rilievo delle masse. Le ombre avvivano i lampi di luce
Fig. 620 — M.: Lunetta.
(Fot. Anderson).
sul nudo Redentore, che poggia un piede sopra la cornice del
sarcofago, l’altro sull’orlo del coperchio; e inarca la persona,
piega il ginocchio, come i simboli del giorno e della notte sulle
tombe medicee: le braccia piegate verso l’alto in una direzione
stessa, quasi raggi di ruota, il vessillo che s’aggira intorno al-
l’asta in volute marmoree così possenti come quelle delle men-
sole nel monumento di papa Giulio, segnano il culmine del-
l’architettura nel suo magnifico sviluppo in altezza.
Circa il 1529-30, dunque subito dopo gli studi per il Cristo
risorto, Michelangiolo disegnò a matita rossa una composi-
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