Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 1)

la mira del vendicatore, Fetonte; e i cavalli si dividono in coppie, 
ai lati del carro, attanagliandosi, nella caduta, in spire convulse: 
le masse, così ripartite con regolarità architettonica e bilan- 
ciate, cadon dall’alto, con pesantezza di roccia, verso la terra, 
ove le Danaidi, umani tronchi appena abbozzati, si torcono 
sotto la morsa del dolore, come piante schiantate dalla violenza 
dell’uragano. E l’atletica figura virile, senza più gli attributi 
di fiume, tende a Fetonte le braccia poderose, seguendo l’asse 
Fig. 635 — M.: 1 Saettatori, nella Biblioteca Reale di Windsor. 
(Dal Brinckmann). 
mediano della composizione, che ha il suo cardine in Giove. 
La mole immensa del nudo, tesa in un grido, alza le braccia a 
scongiurar la ruina. La composizione, che nel disegno prece- 
dente si svolgeva in altezza, si allarga: il: ritmo agile divien 
plumbeo e grave. 
ex * 
Il destino, che spinge gli uomini verso la sventura e la morte, 
si compie nell’affresco sulla parete d’altare: il Giudizio (fig. 640). 
Tutto spira collera e terrore: i demoni feroci, i dannati, 
le schiere degli eletti e dei santi, gli angeli e Cristo. 
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 1. 
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