la mira del vendicatore, Fetonte; e i cavalli si dividono in coppie,
ai lati del carro, attanagliandosi, nella caduta, in spire convulse:
le masse, così ripartite con regolarità architettonica e bilan-
ciate, cadon dall’alto, con pesantezza di roccia, verso la terra,
ove le Danaidi, umani tronchi appena abbozzati, si torcono
sotto la morsa del dolore, come piante schiantate dalla violenza
dell’uragano. E l’atletica figura virile, senza più gli attributi
di fiume, tende a Fetonte le braccia poderose, seguendo l’asse
Fig. 635 — M.: 1 Saettatori, nella Biblioteca Reale di Windsor.
(Dal Brinckmann).
mediano della composizione, che ha il suo cardine in Giove.
La mole immensa del nudo, tesa in un grido, alza le braccia a
scongiurar la ruina. La composizione, che nel disegno prece-
dente si svolgeva in altezza, si allarga: il: ritmo agile divien
plumbeo e grave.
ex *
Il destino, che spinge gli uomini verso la sventura e la morte,
si compie nell’affresco sulla parete d’altare: il Giudizio (fig. 640).
Tutto spira collera e terrore: i demoni feroci, i dannati,
le schiere degli eletti e dei santi, gli angeli e Cristo.
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 1.
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