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di colore e d’atmosfera, han vivide tinte; un’intensa tonalità
dorata di carni, diffusa anche sulle colonne marmoree, sui prati
cinti all’orizzonte aranciato da una catena di colli azzurri.
Già in questi quadri si disegnano i tipi propri del pittore,
nella Vergine Maria col capo cinto da un drappo, più semplice,
Fig. 717 — Museo del Louvre, a Parigi.
Bonifacio de’ Pitati: Sacra Conversazione con Santi.
(Fot. Alinari).
più delicata delle Madonne del Palma, e nelle Sante di profilo,
ovali di volto, signorili fanciulle.
Tutti quei saggi del maestro metton capo a un esempio tra i
massimi dell’arte di Bonifacio, e tra i più vicini ai modelli di
Tiziano, la Sacra Conversazione della Galleria Colonna a Roma
(fig. 718), dove s’afforza il modellato, anche per l’intensità degli
scuri, e l’angioletto, che porta un canestro di frutta, spira
freschezza dalle carni infantili, come avesse avuto da Tiziano
l’indelebile impronta. Santa Lucia, col tipo delle Vergini a lei
sorelle, prediletto particolarmente da Bonifacio, si gingilla coi