Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 3)

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lacea della veste e i chiarori lunari che strisciano sul tappeto. 
Mentre è curata la determinazione della testa e dell’intera 
massa del busto, le mani sono appena indicate, e appena ne è de- 
derminato il gesto.’ 
Poggia il Grande una mano sopra un tavolo, l’altra sopra 
Fig. 181 — Museo del Louvre. 
liziano: Ritratto di Gentiluomo 
(Fot. Alinari); 
un ginocchio, e alza il capo, e guarda come scosso da un ru- 
more. Lo sguardo è intento; la posa quasi di sfida. « Perchè mi 
turbate? Chi siete? Che volete? Io sono Tiziano Vecellio, vec- 
chio, pieno di forza, di ardore, vittorioso del tempo. Penso alle 
visioni multicolori della vita ». 
* * 2a 
Dipinto invece in un’atmosferà d’ombra e di tristezza il pen- 
soso Gentiluomo del Louvre (fig. 181), una delle sue maggiori 
creazioni luministiche, il Vecellio ritrae, nel quadro del Prado.
	        
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