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sul finir della vita dal Cavazzola, mentre in Venezia fioriva l’arte
del pieno Cinquecento con gli eredi di Giorgione.
Simile alla Madonna della pala di Verona è l’altra con Gesù
e Giovannino, nello stesso Museo (fig. 629). Più grandiosa di
forme, essa trae dalla scuola di Raffaello, oltre l’ampia struttura
a piramide, anche il cambiamento del paese a. forti contrasti
chiaroscurali in un paese smorzato di tono, velato e uniforme.
Ma le circonvoluzioni di luce, che sottolineano, seguendo. il
moto delle pieghe, l’impetuoso gesto della Vergine; il contrap-
posto fra la testa coperta di un drappo lampeggiante e il fondo
tenebroso della cattedra; mantengon chiara all’opera l’impronta
personale ‘del maestro veronese.
Si accosta, per ampiezza formale, agli: esempi della Scuola
romana la Dama in turbante della Raccolta Morelli a Bergamo
(fig. 630), ricca di effetti pittorici nei velluti gonfi delle maniche,
sintetica nella costruzione del volto e delle mani. Ciò che inte-
ressa il pittore è anche qui, soprattutto, il risalto di luce, e la linea,
che descrive nitidi i contorni del volto oblungo, delle soprac-
ciglia tese, dell’orecchio in penombra, e segna lampeggiante i
bizzarri frastagli delle pieghe.* Sonnecchia, in questi tortuosi e
1 Opere del Cavazzola:
Bergamo, Raccolta Morelli, nella Galleria dell’Accademia Carrara: Ritratto muliebre (v. Friz-
ZoNnI, nella bibliografia del Cavazzola).
Budapest, Collezione Lederer: Santa Martire, forse Santa Giustina.
Chartres, Museo, n. 86: Madonna con San Francesco.
Circenster, Miserden Park (Inghilterra), W. A. Leatham: Santa (ricordata dal BERENSON
qui cit.).
Dresda, Galleria di Stato: Ritratto virile.
Firenze, Galleria degli Uffizî, n. 571: Il cosidetto Gattamelata col suo paggio.
— — Conte Serristori: Madonna.
Francoforte, Galleria dell’Istituto Stàdel: Madonna col Bambino e un Angiolo (1519).
Londra, National Gallery: San Rocco (1518).
— — Madonna col Bambino e due Angioli (1517?).
Milano, Raccolta già Gustavo Frizzoni: Madonna col Bambino (1518).
— Raccolta del Principe Trivulzio: Cristo portacroce e il committente.
— Marchesa Trotti Belgioioso: Ritratto di Giulia Trivulzio, con l’iscrizione: « Julia Trivultia
‘Theodori Franciae marescialli unica filia, Francisci Trivultii Marchionis Viglevani Ni-
colai comitis Musochi filii uxor » («Si può credere che il ritratto venisse eseguito intorno
al 1518 ». GAMBA, art. cit.).
— Museo Poldi Pezzoli: Sant’ Antonio.
Varese (presso), Villa della Gazzada, presso il Nobile Guido Cagnola: Madonna col Bambino
(1508).
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