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differenza di concetto compositivo, più arcaico nello Zelotti, per
quel suo ordine frontale un po’ esterno, che appaia i gruppi du-
plici alle colonne binate del loggiato, è una delle differenze fon-
damentali tra Paolo e il seguace, che vuole al centro della scena,
fra le due quinte laterali di figure, il contrasto cromatico più
Fig. 695 — Firenze, Uffizi. G. B. Zelotti: Martirio di Santa Giustina.
(Fot. Brogi).
forte del quadro, opponendo il moro alla Santa pallida, del tipico
pallor gessoso, sfiorato, come in Palazzo Ducale, ma con mag-
gior delicatezza, da mascherette d’ombra tenui, fisse, non mobili
e passeggiere come in Paolo. Un lembo di tunica di raso rosa, bril-
lante tra il nero petto del moro e il biancor gelido della Santa e
dei marmi, forma il centro luministico del quadro dipinto, con
spavalda bravura. di pennello, con larghezza di frescante, col
Se