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I capo di Cristo, non si spiega la grandezza morale degli Apo-
e Sstoli creati dal genio vinciano. Anche figure estranee si ag-
giungono ad essi, che s’interrogano o si volgono al Redentore,
esprimendo pena, diffidenza, dispetto. Il Bonvicino trasportò la
rappresentazione da un Areopago al Refettorio, pur trovando
in Giuda Iscariote, veduto da tergo, col braccio puntato rabbio-
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Cona in Eman.
e Fig. 125 — San Giovanni Evangelista, a Brescia. Moretto: Ultima Cena.
i, il ital (Fot. Alinari).
sia samente sur una coscia, mentre sente il mormorìo d’esecrazione
dei compagni, la nota tragica. Anche in questa scena il pittore
volge verso la capitale lombarda, pur non intendendo l’altezza
| della composizione leonardesca, nè sapendone interpretare il
a valor di pensiero. La scena drammatica, nel farsi naturalistica,
| al nell’ammetter figure estranee, dell’oste e dei suoi adepti, perde
voli OC l’unità spirituale. Gli animali stessi partecipano all’avvenimento,
voll'0r iniziandosi così la trasformazione bassanesca della solennità
snsetra. religiosa nella scena di genere.