Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 4)

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1560 — Ritratto di cavaliere, nella Collezione dei Conti Moroni, 
a Bergamo. 
1561 — Ritratto d'uomo, con questa data, nella Collezione 
Powerscourt a Londra. 
1562 — Dipinse un ritratto di vecchio dalla lunga barba, se- 
duto e circondato da molti libri, su uno dei quali sta scritto: 
« Io. Bap. Mor. pinxit quem non vidit 1562 ». 
1563 — Ritratto d'uomo con la spada, nella Galleria degli Uffizìî 
a Firenze, segnato con questa data. 
1565 — Ritratto di Antonio Navagero, magistrato, in Brera: 
figura al vero in piedi, con una zimarra foderata di pelo, 
una carta in una mano e l’altra mano appoggiata a una 
colonna, sulla quale si legge: « Cum Bergomi Praeturam 
sustineret MDLXV ». 
1566 — Dipinse il ritratto di un Contarini, con questa data, 
nel Museo Zichy a Budapest. 
1s70 — Sul Palazzo della Misericordia nella piazza Parroc- 
chiale d’Albino dipinse a fresco la Vergine col Bimbo fra 
le braccia, circondata da poveri. 
1575 — Per la chiesa di Gazzaniga dipinse il S. Giorgio a ca- 
vallo e altri Santi. L’opera fu pagata quattrocento lire e una 
soma di frumento, la quale, anzichè dal Moroni, morto poco 
dopo, fu riscossa da sua moglie (come ci è rivelato dai libri 
della chiesa di Gazzaniga). 
1576 — Dipinse il ritratto di « Paolo Vidonus cedrellus », 1576, 
ora nella Galleria dell’Accademia Carrara a Bergamo. 
1576 — Per la chiesa della Trinità, nel Seminario di Sant’An- 
gelo, figurò la SS. Trinità in atto di incoronare la Vergine, 
in un quadro firmato e datato 1576.
	        
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