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. Un mantello chiude Se pensiamo al quadro di Angelo Bronzino nella Galleria di
ronte: il nostro sguardo Brera, dove Andrea Doria ci si presenta in effigie di Nettuno,
mano tesa e dal volto nudo, col tridente simbolico, la monumentale allegoria ci sembra
ise, in tutto il Cinqgue- vuota retorica, in confronto a quest'immagine eccelsa, che, in
pochi tratti essenziali, assume grandezza di simbolo.
La possente vigoria di modellato raggiunta da Sebastiano
in questi anni si riflette nel Cristo portacroce del Museo del Prado
(fig. 35): visione d’immani volumi, erompenti dall’ombra del
fondo verso la luce che li circoscrive e Ii squadra. Il gran casco
del soldato, fulgido nell’oscurità del fondo, la testa petrigna del
Cireneo, l’oppressa immagine del Cristo, la croce greve, che,
tronca in alto e in basso dalla cornice, par s’estenda smisurata
nello spazio, la veste a pieghe complesse e grandiose, le mani
squadrate, costruiscono un blocco angolare, massiccio, che par
sconfini dalla tela, nella sua rocciosa grandezza. Il vuoto, a
destra, dove s apre la visione di Gerusalemme, del Golgota,
della folla avviata al Calvario, aggiunge imponenza alla soli-
dità del monumentale blocco. Par volino a festa le figurine pun-
teggiate di sole sulla strada lontana, mentre nel volto brutale
del Cireneo l’ombra affonda i solchi della pietà; nella testa del
Cristo il martirio segna le impronte di una mortale stanchezza,
di un’angoscia senza confini.
Nel tramonto di fuoco, Gesù piega il capo sull’enorme croce.
Le mani e la testa sembran cadere nell’ombra; gli occhi, chiusi
sopra un’interna visione di dolore, le vaste orbite, son nidi d’ombra:
anche il bianco della veste s’oscura.
La stessa predilezione per la grandezza immane dei volumi
ae si ritrova nell’abbozzo della testa di Clemente VII (fig. 36) (Pi-
nacoteca di Napoli). Da un fondo azzurro-cinereo, esce, come
schiarato da un po’ di luce, ancor avvolto da quella cenere,
indezza sognato da Mi- il pontefice con volto canino. Questo troncone, nella sua mantella
1nebre e imperioso, iso- di fuoco e nel berretto di fuoco, si volge a destra superbo, quasi
nmantellato dalla gran iracondo, come per guardare a uomini e cose ingrate, da osservar
1a grigia atmosfera: vi- bene nelle mosse spiacevoli, da dominar se possibile. La testa
nell’eternità della pietra. bronzea è arrossata sul fondo plumbeo, riverberata dal fuoco
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