Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

riecheggia, nelle sottile arguzia toscana dell’Adorazione de Magi. Tuttavia lo 
tto a rendere la sguardo è deliziato dalla gaia vicenda dei colori: i volti rotondi, 
i busti chiusi da linee tondeggianti, i rotondi scudi, svol- 
tdie dormienti e gono ai nostri occhi una gioiosa successione di dischi policromi, 
giustapposti come in una superficie ad intarsio. Il manto viola 
del Cristo s’imbianca all’albor dell’aureola ; e le vesti a vivide 
Fig. 80 — Firenze, Certosa di Val d’Ema. 
Pontormo: particolare dell’affresco suddetto: Una pia donna. 
(Fot. Brogi). 
i tinte, gli scudi verdazzurri sbarrati di giallo, gialli sbarrati di 
die iii grigio, i bei rossi di vermiglio, le vaste toppe di gesso dei bianchi, 
compongono un insieme di limpida gaiezza cromatica. A sinistra, 
82); ma qui non uno sgherro in veste verde, col volto interamente nascosto da un 
della linea d’Ja- elmo giallo, ferma lo sguardo anche per la soluzione ardita dello 
un momentaneo scorcio, reso dal Pontormo con due piani lisci, senza valersi 
ottesco, che qui di linea prospettica o di risalto chiaroscurale. 
desca, non nella Al 1525 appartiene la Cena in Emmaus dell’Accademia fio-
	        
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