Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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ammirazione proprio per la sua bellezza qualitativa. Il manto 
viola pallido della Vergine è nella gamma prediletta dall’artista. ° 
Le carni del Cristo sono di un caldo color ocraceo modulato fi- 
nissimamente, e il breve drappo intorno ai fianchi ha il viola 
smorto rosato del drappo di Maria. Ogni nota di colore è schietta, 
limpida, raffinata. E luce, colore, composizione, rimangono su- 
bordinati al maggior elemento espressivo, che è la linea, signifi- 
catrice, come già nel Botticelli, di drammatica energia spirituale. 
Il modulo delle forme diviene più ampio nella Carità (fig. 88) 
della Galleria degli Uffizi; e la luce, in contrasto col fondo tene- 
broso, suggerisce, sebbene parcamente, il rilievo, sempre trat- 
tenendolo entro limiti di piani accostati, così da non alterare 
l’effetto d’intarsio cromatico. Per questo appunto le pieghe sul 
braccio della donna si spianano in larghe zone di colore puro; 
e un ginocchio del fanciullo seduto si stampa sul petto del suo 
compagno. Anche la linea mantiene, anzi accentua, il carattere 
tedesco: si fa aspra e metallica nei contorni dei lineamenti; e 
par qui tenda, nel suo tormento, non più soltanto a-un effetto 
decorativo, ma anche all’espressione spirituale, che diviene 
profonda. La Carità, in: veste rossa e manto verde, si china sulla 
testa di un bimbo derelitto, mentre con la destra stringe il petto 
di un altro che gira smarrito gli occhi. Così incurvata, l’alta im- 
magine disegna intorno ai putti un grande arco; e insieme le 
figure s'intrecciano come raggi nel cerchio d’una ruota. La bontà 
pensosa della donna, che poggia carezzevole il volto sul volto 
di uno dei fanciulli, e par tutta s’illumini nei lineamenti tesi, 
negli occhi ingranditi da tristezza; il grido di dolore del fanciullo 
in piedi; gli occhi dell’altro, in cui l’espressione di smarrimento 
va placandosi in un senso di mesto riposo e di fiducia, fanno 
della pontormesca allegoria della Carità forse l’interpretazione i 
più intensa di vita spirituale che l’arte italiana le abbia dato. i 
A questo ‘gruppo di opere, caratteristico per il modellato i 
rotondo, appartiene il bel ritratto di giovinetto con libro, nella in 
raccolta Trivulzio a Milano (fig. 89). Il fondo è chiaro; ma, tra i 
la veste scura e il berretto nero, il volto, fasciato d’ombra, è pla- vi
	        
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