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zione vien meno: e i contorni, perduto l’ondulamento, si fanno
decisi, essenziali, fermi. Ogni ricerca psicologica è scomparsa
nel ritratto, che trae vita dalla linea tesa e concisa e dalla vi-
brante limpidezza dei colori: verde, rosso, giallo; sola nota neutra
il grigio ferro del corsetto. La luce sfiora il vivido colore senza
penetrarlo, quasi senza muoverne le superfici.
A un effetto di moto leggiero, come nella Deposizione, mira
invece l’arte del Pontormo nel desco da parto agli Uffizi, raf-
figurante la Natività di San Giovanni Battista (fig. 96).
Le figure sono lunghe e sottili, come per meglio risolversi
in linea; la profondità dell’ambiente è suggerita soltanto dalla
distribuzione delle tinte, più chiare in primo piano, più scure
nel fondo, come già in altre opere, e dallo scorcio lineare della
donna che sorregge il bambino. Anche nelle figure di primo piano
le tinte non sono vivaci: al gioco della linea e alla ricerca del
moto è in tutta questa pittura sacrificato il colore; e dove più
si smorza, cioè nelle persone del secondo piano, appena staccate
dal fondo scuro per il chiaro dei volti, delle mani, di qualche
benda bianca, l’effetto meglio è raggiunto.
Entro il disco del tondo, la composizione si disegna a cerchio;
e tutte le figure, entro il cerchio, tranne Santa Klisabetta e la
dama velata nel fondo, si presentano di profilo, di profilo perduto,
di tre quarti, di sbieco, in un’alternativa di rette, d’oblique, di
curve, in un gioco sottile d’inclinazioni, fantastico e vigoroso
insieme, ove di tutto tien calcolo il pittore, anche del disco in-
clinato di una ventola, che par compendii e regoli la vicenda
delle oblique, il moto armonioso delle linee.
Il vegliardo Zaccaria col secco profilo e la barba irsuta, dio
delle grotte, richiama i personaggi fiabeschi dell’Altdorfer, mentre
qualche affinità con le secche elastiche forme di due Marie nella
Deposizione di Michelangelo a Londra si scorge nella donna al
limite sinistro della scena, scattante dalla punta del piede ai
tendini tesi del collo, all’ala di cuffia, che sventaglia sulla cornice
del tondo come seguendo tutto lo slancio della figura adusta,
del tagliente profilo. ‘Tra questa figura e la donna in mantiglia,
e