contro l’infuriare della tempesta; e il gran cartiglio candido si
chiude di scatto a spira. Il tono del quadro è quasi monocromo,
e l’ombra avvolge la tetra figura. Stretta alla croce, guata come
da un antro, con occhi ingranditi dal terrore, fantastica nella
posa di vecchio falco in agguato.
Fig. 109 — Firenze, Gall. degli Uffizi. Pontormo: S. Antonio abate.
(Fot. Brogi).
Ormai la purezza cromatica, la freschezza primaverile delle
tinte, che lo distingue fra tutta la schiera dei pittori di Firenze
cinquecentesca, e con essa la squisita sensibilità lineare, par vengan
meno al Pontormo, deviato dalle sue deliziose fantasie di fio-
rentino decoratore, per un nuovo accostamento all’arte di Mi-
chelangelo. Più di ogni altro pittore in Firenze egli sfugge al-
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