Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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>, il: Pontormo bamento caratteristici d’una civiltà sul declivio. « Andava », 
maggiormente dice il Vasari « sempre investigando nuovi concetti e stravaganti 
ure primitive, modi di fare, non si contentando e non si fermando in alcuno... 
di fronte alla come quello che non avendo fermezza nel cervello andava sempre 
(Pontormo: nuove cose ghiribizzando ». 
gechi st dis Tutto impressiona la sua sensibilità, accende 1a sua fantasia 
ld Acuie e di- tesa verso il nuovo: ricorda Piero di Cosimo nelle costruttive 
di fibra, una luci dei primi ritratti; Michelangelo è il nume sulle cui orme 
* Fimprevisto. volge il passo nel suo esordio artistico; intravvede, per mezzo 
rea. Le tonde d’Andrea, il problema pittorico dello sfumato, e devia da esso 
:, trasfigurano per raggiungere una sua propria visione, dove il colore, non 
on cestello di smorzato, non sgranato dall’ombra, è goduto per sè, nella sua 
‘opo rivive lo intatta limpidezza; persino di Masaccio appare uno sporadico 
asimmetria ricordo nel gruppo stravolto di Adamo ed Eva agli Uffizî. 
ine priva del- Ma forse nessuno di questi grandi esempi fiorentini ebbe sul 
quasi patolo- Pontormo influenza così vitale come lo studio dell’arte ger- 
piùt che negli manica, soprattutto per mezzo delle stampe dureriane, ove 
’ strabici, la egli trova elementi più consoni a sviluppare la sua tendenza 
jd di una pros verso la linea decorativa e verso il colore puro. Mentre il pro- 
erena dei tipi posito di attenersi ai principi di Michelangelo corrisponde con 
i periodi meno felici dell’arte d’Jacopo, par che soltanto la vi- 
“olore: dir 40 sione dell’arte germanica dia libero slancio alle tendenze del 
one d’Jacopo, suo spirito singolarissimo, e veramente illumini la sua via, riveli 
tropo spirito, a lui stesso la sua personalità. La tortuosa linea gotica, soprat- 
i6do del Ci tutto strumento d’espressione spirituale agli artisti tedeschi, 
ji decadenza; diviene, passando nelle mani di questo raffinato erede della ci- 
impronta per- viltà toscana, soprattutto mezzo per raggiungere espressioni di 
| Bronzino, il pura eleganza decorativa: forma e colore sono, nelle più signifi- 
ivi di piegare cative opere del Pontormo, orientati a creare la beltà complessa 
fo slancio del d’una flora di serra, delicata e capricciosa. Così nella lunetta della 
ello’ artistico, villa reale di Poggio a Caiano, che ci presenta l’arte del maestro 
mestiere, più nella pienezza del suo incanto primaverile, le forse elastiche, 
ancor proprii la vibrante beltà toscana delle donne e dei putti, Liprevisto 
he ia lui. nel delle pose, il brio della linea, compongono un insieme d'ali 
sessi di dur- nante novità decorativa. Chi guardi i due completi studi per la
	        
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